
Capelli raccolti in un bellissimo chignon, abito lungo stile impero e l’inconfondibile voce calda, raffinata ed avvolgente.
La classe, lo stile, l’eleganza di Simona Molinari ieri sera hanno fatto il loro debutto alla Valle dei Templi, incantando i numerosi fan accorsi ad Agrigento da tutta la Sicilia.
La nota cantautrice pop – jazz italiana, Disco D’Oro nel 2013 con il brano La Felicità, si è infatti esibita con il suo “Petali in tour – Teatri e dintorni” al Teatro del Tempio di Giunone.
Simona Molinari ha presentato i brani del suo nuovo album “Petali”, uscito lo scorso aprile, caratterizzati da inedite sonorità pop eleganti e sofisticate che hanno segnato una svolta nel suo percorso artistico ed intimo: “Questi petali – ha raccontato – non sono altro che una serie dì fotografie di questo tempo che viviamo, in cui non manca quel pizzico dì frustrazione e impotenza, quella sensazione dì non essere padroni e artefici dì niente, se non del metro quadro che ci circonda”.
Lo spettacolo ha avuto una sua delicata chiave narrativa; la cantante, infatti, ha introdotto le canzoni raccontando i cicli dell’amore: l’innamoramento, la passione, l’ inganno, il disincanto, l’abbandono.
Un viaggio, dunque, attraverso le emozioni del tempo: “È inevitabile dire che negli ultimi anni è cambiato completamente il modo di vedere, di interagire e di comunicare. L’avvento ed il crescente utilizzo dei social hanno modificato tantissime dinamiche, sia lavorative che relazionali. Complice la tecnologia, che cambia il mondo velocemente, si è creata una spaccatura tra una generazione e l’altra, creandone ogni anno di nuove. Rimane così un senso di frustrazione e di impotenza, da una parte, e di grandi rivoluzioni dall’altra. I giovani stanno portando avanti attraverso i social tanti temi e tante rivoluzioni”.
Poi presenta uno dei suoi brani più noti “In cerca di Te”: “Ho voluto riportare in radio il vintage. In particolare il jazz, renderlo pop attraverso l’elettronica. Così, ho preso un brano del dopoguerra italiano e lo arrangiato unendo lo swing all’elettronica. Un piccolo sogno che si è avverato; la famosa “sola me ne vo per la città” è stato trasmesso in tutte le radio. In quel periodo si è iniziato a riparlare di swing. Ho portato questo genere musicale in giro per il mondo ed è stato bellissimo.
Nel nuovo album anche un brano dedicato alla figlia Anita: “Nel 2015 è nata mia figlia e le priorità si sono spostate da tutt’altra parte. Mi sono presa una pausa. In questo tempo il mondo è cambiato sotto i miei occhi e mi sono sentita di uscire con Petali, un disco che parla appunto di questo tempo e dei cicli della vita che viviamo”.
Simona Molinari, che ha infine ringraziato il direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta, il presidente della Commissione Cultura del Comune di Agrigento, Carmelo Cantone e il manager Sergio Di Benedetto, ha chiuso il concerto con il brano straordinario Lei balla sola, dedicata a Sofia, una homeless che vive nel suo mondo a testa alta.
Simona Molinari ha, dunque, raccontato il tempo che viviamo con la consapevolezza e la delicatezza delle canzoni del nuovo album, che possiamo affermare sono tutte “una miniera di bellezza nascosta”.
foto e testo di Luigi Mula