L’ex sindaco e consigliere comunale di Agrigento, Lillo Firetto, interviene oggi sugli interminabili lavori di via Cesare Battisti e Largo Taglialavoro, “in particolare – dice- sulla situazione di degrado e di abbandono determinata dal cantiere, che per contratto avrebbe dovuto avere la durata di soli tre mesi.” Con un’interrogazione depositata oggi, ricorda che “l’ultimo sopralluogo tecnico era avvenuto in settembre 2020, quando era ancora sindaco, ma che solo nel mese di novembre 2020 con la nuova amministrazione era avvenuta la consegna dei lavori per concludersi entro il successivo trimestre. Invece, l’avvio effettivo delle opere “di riqualificazione per la fruizione e valorizzazione del centro storico”, così come sono denominate, si è registrato il 18 gennaio 2021. Quindi i lavori si sarebbero dovuti concludere il 18 aprile successivo, per consentire a tutti gli esercenti di poter accogliere i turisti all’inizio della stagione, in spazi totalmente recuperati; ma i lavori sono stati interrotti e poi sono stati sospesi. “Nell’area si trovano diversi servizi, negozi e centri di animazione culturale e sociale – scrive Firetto -; cittadini e turisti sono costretti a passare all’interno di un cantiere a cielo aperto abbandonato, tra transenne polvere e materiale edile accantonato; nello spazio retrostante la Chiesa di San Pietro, nel largo Taglialavoro, si trovano recinzioni anche accumulate all’interno delle stesse transenne, transenne metalliche divelte e recinzioni strappate, oltre a una cabina a servizio dell’impresa realizzata in materiale prefabbricato; attualmente gli scivoli che consentono il superamento dei dislivelli e l’accessibilità a carrozzine e passeggini sono in gran parte ostacolati dalla presenza dei tavolini degli esercenti”. Firetto nell’interrogazione chiede quali siano le ragioni della sospensione dei lavori avvenuta all’incirca nel mese di aprile; chiede perché non sia stata richiesta all’impresa la rimozione anche in via temporanea della struttura prefabbricata e di tutti i materiali edili accantonati, visto che il cantiere non era attivo; “Non sappiamo – afferma – quanto tempo ancora i residenti, gli esercenti e i fruitori di servizi della zona dovranno attendere per il completamento dei lavori; né quando l’amministrazione vorrà intervenire per ripulire l’area e renderla decorosa anche nell’area interna al cantiere, ripristinando le transenne divelte o le recinzioni strappate per impedire che qualcuno possa entrare all’interno del cantiere e farsi male”. Firetto chiede inoltre quando la polizia locale interverrà per ripristinare l’ordine e rendere accessibili gli scivoli a disabili e famiglie con passeggini, trovando le necessarie soluzioni che consentano agli esercenti della zona di rispettare le norme anti-Covid con il distanziamento dei tavoli. “Non è chiaro il motivo – aggiunge – per cui i lavori non siano stati completati prima della stagione estiva così da consentire a tutti i turisti di fruire di un’area perfettamente recuperata e decorosa”. Sono opere comprese nelle politiche urbane di pedonalizzazione del centro storico e di miglioramento dello spazio pubblico e di valorizzazione ai fini turistici programmate dalla precedente amministrazione. Sono lavori che comprendono oltre alla ripavimentazione, l’illuminazione e l’arredo urbano di Via Cesare Battisti, ritenuta una delle porte di accesso alla via Atenea. Fanno parte di una serie di interventi che renderanno più decoroso il cuore storico e culturale della città. Rientrano nello stesso ambito anche i lavori all’inizio della via Pirandello, su Largo Taglialavoro, piazza Gallo, piazzetta Alaimo e piazza Purgatorio, oltreché la sistemazione di buona parte della pavimentazione di via Atenea.