AGRIGENTO. Dal prossimo luglio cambiano ancora le regole sulle aperture domenicali dei panifici: saracinesche sempre alzate nelle città riconosciute a prevalenza turistica. La deroga alla chiusura domenicale e festiva dei panifici, che avrà validità fino in autunno, sarà contenuta nel decreto che l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano si appresta a varare.
Lo riporta un articolo pubblicato oggi sulle colonne della pagina dell’Economia, il Giornale di Sicilia con un articolo firmato da Salvo Ricco.
Nelle città d’arte, i panificatori usufruiranno della deroga e potranno stare aperti per tutte le domeniche dei mesi estivi, senza turni di chiusura.
«Una volta scaduto l’attuale decreto, che obbliga i panificatori, tra le altre cose, a due chiusure domenicali – afferma Turano – daremo la possibilità, nel contesto delle città d’arte, di derogare all’obbligo di chiusura, almeno nel periodo estivo. Successivamente, ci saranno nuove regole. Nel frattempo, si sta lavorando a un disegno di legge sul settore».
Scrive ancora il GdS: Al momento, il mondo dei panificatori non ha preso bene il divieto di sfornare pane fresco per almeno un giorno alla settimana. Oltre all’obbligo di chiusura dei panifici per la prima e la terza domenica di ogni mese. La grande distribuzione organizzata si è rivolta al Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia (Tar) chiedendo la sospensione del provvedimento. Richiesta respinta dai giudici, che approfondiranno in sede di merito «l’aspetto della compatibilità costituzionale dell’atto» e che, «in ragione della natura ”sperimentale” del decreto e della sua scadenza all’imminente 30 giugno», hanno stabilito che «non sussiste il danno grave e irreparabile».
Niente sospensione cautelare, dunque, ma molta confusione per i panificatori, considerato che molte amministrazioni comunali non hanno ancora prodotto le ordinanze sui turni, come stabilisce il decreto. L’udienza nel merito è stata fissata per il prossimo 6 luglio.
L’assessore Turano ricorda che «il decreto ha permesso di rendere più leggero e liberale il vecchio provvedimento (decreto Lo Bello, ndr), dove si obbligava a non panificare durante quattro domeniche e i festivi – dice l’assessore Turano – Si tratta solo di buonsenso considerare il riposo settimanale in queste piccole aziende. Da un lato il decreto stabilisce le linee guida che devono essere applicate in tutta la Sicilia, dall’altro dà la possibilità alle amministrazioni comunali di cambiare le regole facendo turnare i panifici, fissando un giorno della settimana dove è vietato panificare, che non deve essere per forza la domenica».
In attesa delle deroga alle chiusure domenicali nel periodo estivo in oltre duecento comuni a prevalenza turistica, il decreto vigente continua ad essere criticato dalla maggior parte delle associazioni di categoria di settore, tranne da Assipan Sicilia – Confcommercio.
«L’obbligo della chiusura domenicale, così come il divieto di panificare in un qualunque giorno della settimana vanno contro i principi della legge di Stato – afferma Antonino Buscemi, coordinatore regionale Fippa Confartigianato – che fissa invece elementi di libertà nell’attività di panificatore».
Secondo il coordinatore regionale di Confimprese Sicilia, Giovanni Felice, c’è da considerare che «l’apertura domenicale e festiva è facoltativa, e l’imprenditore ha la possibilità di determinare liberamente gli orari, sia come giornate ma anche come ore. Quindi – continua Felice – i diritti religiosi o di famiglia richiamati da un’associazione di categoria possono essere tranquillamente assolti. Inoltre, il ritorno alle deroghe per le città turistiche dovrebbe ricordare alla Regione che proprio su questo tema è stata bloccata dalla Corte costituzionale. Ecco perché finora i provvedimenti dell’assessore appaiono forzati e contro le norme dello Stato».
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