“Chissà perché Anas, adesso che ha qualcuno che si prende la responsabilità politica della scelta, ritiene il viadotto Morandi non più recuperabile. Hanno ragione gli Ingegneri: valutazioni sul futuro di infrastrutture così importanti non possono prescindere dalla valutazione oggettiva sulle condizioni della struttura e sulla solidità reale delle ipotesi alternative”.
Lo scrive in una nota il coordinatore del movimento Mani libere di Agrigento, Giuseppe Di Rosa.
“Questo tacendo dal rapporto di collaborazione tra Firetto e Anas, che per Agrigento progetta rotonde e strade bionde ma poi tiene chiusi i ponti o li demolisce senza alcuna avvisaglia, come accaduto per il Petrusa.
Se c’è chi cerca visibilità mediatica sulla stampa nazionale lo faccia cercando altre opportunità e lasci in pace Agrigento, che già vive uno stato di enorme arretratezza infrastrutturale, anche senza demolizioni “ad effetto”. Inoltre sarebbe il caso di ricordare come fu lo stesso Firetto a chiedere che, dopo una prima chiusura, il viadotto fosse riaperto in campagna elettorale.
Allora non esistevano pericoli?
E poi, chi è stato davvero a far chiudere il ponte?
Lo ha chiuso Anas, come dice il gestore, o un intervento esterno?
Agrigento SVEGLIATI, questa è l’ennesima farsa tragica.
P.S. come mai la SS. 640 inaugurata pochi mesi fa è sempre oggetto di lavori di riparazione, con deviazioni e restringimenti vari e nessun sindaco segnala i disservizi?
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