L’area della sinistra progressista di Agrigento tornerà a riunirsi il primo marzo presso il Circolo Culturale Pier Paolo Pasolini in via Atenea. L’obiettivo è chiaro: costruire un’ampia alleanza elettorale e individuare il candidato sindaco per le amministrative della primavera del 2026.
Dopo il primo incontro, caratterizzato da tensioni con i dirigenti locali del Movimento 5 Stelle, Italia Viva ha deciso di non aderire alla coalizione progressista. Tuttavia, il progetto guadagna oggi un nuovo sostegno: i socialisti agrigentini hanno ufficialmente annunciato la loro adesione all’Area Progressista, fortemente voluta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e dall’alleanza Verdi-Sinistra.
I socialisti sottolineano di aver condiviso pienamente il progetto per il rilancio della città e dichiarano di voler ampliare le intese politiche, coinvolgendo anche movimenti civici ed ambientalisti attivi sul territorio.
La posizione dei socialisti è netta: Agrigento vive una fase di grave inefficienza amministrativa, che richiede un cambiamento radicale. “L’Area progressista potrà certamente porsi come alternativa concreta e credibile rispetto a questo centrodestra deficitario e inconcludente”, affermano.
Il progetto politico si rafforza, dunque, in vista delle prossime amministrative, ma il dialogo rimane aperto: al prossimo incontro saranno invitati anche altre associazioni e realtà vicine alla sinistra progressista.
Nonostante la rottura iniziale, il segretario comunale del PD di Agrigento ha annunciato su Facebook che continueranno i tentativi di coinvolgere Italia Viva nel progetto progressista. La volontà di unire il fronte resta, ma il cammino verso una coalizione ampia e solida appare ancora in costruzione.
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