Bisogna ammetterlo, l’Anas accontenta le richieste del sindaco Firetto e degli agrigentini. E non è la prima volta.
Lo ha fatto in occasione della strada color tufo nella Valle dei templi, della rotatoria degli scrittori e ora con la rotatoria di Giunone.
Sono state accolte le richieste di chi voleva infrastrutture adeguate ai luoghi in cui venivano realizzate.
Così ora chi percorre la via Passeggiata archeologica prova la suggestione di camminare su una strada sterrata, con le erbe ai bordi e i rami degli alberi che la sovrastano.
Chi percorre la “strada degli scrittori si trova a un certo punto una rotatoria ben progettata, che solo l’imperizia di alcuni automobilisti ha causato diversi incidenti, anche gravi se non mortali. Ma è bella. Con un cartellone che dovrebbe indicare gli scrittori dell’area, rappresentati in maniera, diciamo, fantasiosa e un po’ d’erbetta sopra che continua a cresce spontaneamente, a dimostrare che la vita va avanti anche senza aiuti e manutenzione.
Infine l’ultima perla, la rotatoria di Giunone che piace molto al sindaco Firetto che l’ha scelta come misura compensativa per i disagi causati dai lavori lungo la Ss 115 e 640.
Costerà 400 mila euro, ma ne è valsa la pena. D’altronde non si potevano certo spendere per rifare alcune strade come la Mosella e dirottare il traffico dal congestionato Villaggio Mosè. Non avrebbe avuto senso.
Certo, i soliti denigratori diranno che il granchio, simbolo di Akragas era diverso. Che questo ci somiglia poco, che si vede solo dall’alto e che dalla rupe di Giunone si vedrà al contrario. Ma sono i soliti polemici leoni della tastiera. La realtà è ben diversa ed è sotto gli occhi di tutti.
Infine, sulla manutenzione, dobbiamo stare tranquilli, verrà fatta come tutte le altre aiuole spartitraffico…