
LAMPEDUSA. La Siremar non ci sta e sul guasto alla nave Paolo Veronese che collega Porto Empedocle alle isole Pelagie, replica al sindaco di Lampedusa e Linosa, Salvatore Martello.
“Già nelle scorse settimane – fa sapere la compagnia di navigazione – ci eravamo scusati con il sindaco Martello e, suo tramite, con tutta la collettività di Lampedusa e Linosa per i disservizi saltuariamente occorsi nei trasporti marittimi verso quelle Isole. Spiegavamo tuttavia che essi potranno cessare solo con la costruzione di nuove navi tecnologicamente avanzato e di massima affidabilità manovriera, ma aggiungevamo che nonostante i tanti annunci nulla pare muoversi sul versante del cofinanziamento pubblico. Non possiamo dunque non dirci basiti dalle dichiarazioni che lo stesso sindaco ha rilasciato”.
La versione della compagnia è questa: “La nave “Paolo Veronese” infatti, a causa di un problema al portellone verificatosi all’arrivo a Linosa e ai tempi di concessione dell’autorizzazione agli approdi da parte della Capitaneria di Lampedusa, ha accumulato un ritardo di un’ora nel viaggio di andata e di 55 minuti in quello di ritorno. Un’ora. Su otto ore di navigazione.
Ciò è stato sufficiente perché il primo cittadino lampedusano facesse ripartire le sue bordate nei confronti della Siremar/Caronte & Tourist Isole Minori con la chiosa di non aver potuto nemmeno effettuare il preannunciato sciopero contro la società perché la nave era rimasta “bloccata a Linosa per l’ennesimo problema tecnico. Siamo tuttavia certi dell’assoluta buona fede del sindaco – conclude la Siremar – al quale rinnoviamo la nostra disponibilità al confronto e alla collaborazione”.