La UIL Agrigentina condivide l’accorato appello di Don Franco che in un’analisi precisa e puntuale ha mostrato come al solito la sua attenzione alle problematiche socio-economiche della nostra martoriata provincia e ha cercato di scuotere le coscienze dall’immobilismo che li pervade.
“Percepiamo e viviamo – afferma il segretario provinciale della Uil, Gero Acquisto – le preoccupazioni di Don Franco ogni giorno, in quanto quotidianamente cerchiamo per quanto è possibile di spenderci a sostegno dei più deboli, dei disoccupati, dei lavoratori precari, dei pensionati che non riescono a sbarcare il lunario e per tutti quei giovani che non trovano la giusta strada in un contesto dove come dice benissimo Don Franco: “una politica per lo sviluppo e il lavoro latita; dove tutti i soggetti che hanno ruolo di governo invocano lo sviluppo turistico, ma poi quello che ci riservano è: mancanza di servizi, mancanza di progettazione, mancanza di un’idea chiara su quale modello di città e di provincia si vuole seguire”.
Tutto è alla distruzione, aziende che ogni giorno sono costrette a chiudere i battenti e licenziare tanti lavoratori; si fa scempio del corredo urbano e dell’igiene pubblica; Il polo universitario, ricorda Don Franco, stenta a riprendere vitalità ed è sempre incerto se continuerà a operare. È possibile che nessuno pensi che chiuderlo significherebbe dare più spazio alla mafia? Quando la cultura si spegne, la violenza vince!!“.
“Sosteniamo assieme a Don Franco che bisogna guardare al futuro con più ottimismo, ma che occorre un impegno e una volontà che inverta l’attuale corsa versa il baratro“, conclude Acquisto.
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