Avvicinava i passanti, prospettandogli un affarone da non perdere: un Bimby professionale, del valore di poco meno di mille euro, a soli 100 euro. Prezzo stracciato perché – a suo dire – il negozio di elettrodomestici era in via di chiusura per fallimento.
Le vittime fiutando l’affare hanno effettuato il pagamento su carta PostePay, e naturalmente una volta intascato il denaro, quell’uomo educato, ben vestito e garbato, spariva nel nulla. E con lui anche i soldi. Sarebbero stati tanti i truffati, e le denunce presentate.
Il presunto responsabile sarebbe stato identificato e denunciato. Si tratta di una “vecchia” conoscenza delle forze dell’ordine, Cristian Sgrò, agrigentino di 38 anni, pescivendolo ambulante, che adesso deve rispondere nuovamente del reato di truffa.
Dopo un primo passaggio in aula, ieri mattina, l’inizio del processo è stato fissato per il 6 marzo dell’anno prossimo, dinnanzi al giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Sabrina Bazzano. Sgrò, rappresentato e difeso dall’avvocato Monica Malogioglio, già una volta era finito nei guai, sempre con la stessa accusa.
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