Dall’analisi delle risposte fornite dalle Aziende sanitarie provinciali siciliane nell’ambito delle richieste di accesso agli atti, emergono dati parziali, assenza di documentazione e condizioni igienico-sanitarie spesso insufficienti o appena accettabili. La situazione delle strutture penitenziarie in Sicilia presenta un quadro complesso e, in diversi casi, allarmante. Questo dice l’analisi dell’associazione Luca Coscioni che ha reso pubbliche le relazioni redatte dalle Asp in merito alle visite effettuate negli istituti penitenziari italiani.
Agrigento. L’Asp 1 di Agrigento ha comunicato, il 24 dicembre 2024, che la richiesta di accesso è stata inoltrata al Dipartimento Cure Primarie dell’Azienda, senza fornire ulteriori dettagli. Catania. L’Asp 3 di Catania ha rigettato formalmente l’istanza, citando l’art. 5, comma 5 del D.lgs 33/2013, secondo cui la diffusione dei documenti potrebbe compromettere la sicurezza pubblica. È stata presentata istanza di riesame, attualmente in attesa di riscontro.
Caltanissetta. L’unica relazione ricevuta dall’Asp 2 di Caltanissetta riguarda la casa circondariale del capoluogo, dove si segnala un sovraffollamento (221 detenuti per 183 posti disponibili), l’assenza di contenitori isotermici per i pasti e la necessità di risanamento dell’intonaco in alcune aree. I controlli sull’acqua sono risultati conformi. Enna. L’Asp 4 di Enna ha fornito riscontri relativi agli istituti di Enna e Piazza Armerina, visitati nel 2020, 2022 e 2024. Le condizioni risultano complessivamente buone, con l’unica osservazione di muffa localizzata nel tetto delle cucine della casa circondariale di Enna.
Palermo. L’Asp 6 di Palermo si occupa degli istituti di Ucciardone, Pagliarelli e Termini Imerese. All’Ucciardone, sono state riscontrate discontinuità nella pavimentazione della cucina, umidità alle pareti e usura in varie sezioni detentive, con bisogno di interventi nelle aree comuni. Al Pagliarelli, le ispezioni del 2022-2023 descrivono una struttura con condizioni “appena accettabili”, con umidità diffusa, problemi nell’erogazione dell’acqua calda, climatizzazione non funzionante e preparazione dei pasti ancora localizzata nella sezione “Laghi”.
Ragusa. Nel carcere di Ragusa, la situazione igienico-sanitaria è nel complesso positiva, seppur con segnalazioni di screpolature e umidità nei soffitti di celle e bagni. Preoccupano l’accumulo di masserizie inutilizzate nei cortili interni e la gestione dei rifiuti speciali provenienti dall’infermeria. Trapani. L’Asp 9 di Trapani parla di una situazione particolarmente critica. Nel carcere di Favignana, si registrano intonaci scrostati, umidità diffusa, impianti malfunzionanti e celle inagibili. Analoghe le condizioni nel carcere di Trapani, dove oltre a carenze strutturali e igieniche, si segnala una sezione priva di riscaldamento, servizi igienici con aerazione insufficiente e ambienti non ispezionabili a causa di proteste dei detenuti. Buone le condizioni invece alla Casa circondariale di Castelvetrano.
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