Il progetto “La scuola adotta un sito” coinvolge studenti e docenti nella valorizzazione del patrimonio culturale di Agrigento, nell’ambito di Agrigento Capitale della Cultura 2025.
Nell’ambito di Agrigento Capitale della Cultura 2025 , l’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con l’ Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia , l’ Assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana , il Parco Archeologico della Valle dei Templi e altre istituzioni, hanno lanciato il progetto “La scuola adotta un sito” .
L’iniziativa mira a coinvolgere studenti e docenti degli istituti scolastici di Agrigento e provincia in attività di formazione, studio e divulgazione del ricco patrimonio culturale e ambientale del territorio. Il progetto rientra tra le strategie per la cosiddetta “Terza Missione” dell’università, ossia la condivisione della conoscenza con la società, promuovendo la consapevolezza e la cittadinanza attiva.
Obiettivi del progetto: formazione e patrimonio culturale
Il progetto si pone obiettivi ambiziosi:
Promuovere la conoscenza dei beni storico-culturali del territorio attraverso un processo di patrimonializzazione e fruizione consapevole.
Coinvolgere attivamente gli studenti ei docenti in un percorso educativo basato sull’esperienza diretta.
Sviluppare competenze in materia di educazione alla cittadinanza , attraverso la trasmissione della memoria storica, artistico-letteraria e archeologica del territorio.
Divulgare i risultati delle ricerche interdisciplinari legate al patrimonio culturale.
Favorire un approccio collaborativo tra istituzioni, scuole e comunità per una valorizzazione partecipata del patrimonio culturale locale.
Come funziona il progetto: un percorso formativo a tappe
Il programma prevede un corso di aggiornamento per i docenti delle scuole aderenti, della durata di 25 ore, suddiviso in diversi momenti:
Introduzione generale sul valore della patrimonializzazione.
Incontro sul contesto territoriale di riferimento .
Due incontri dedicati ai siti o monumenti da “adottare”.
Visita guidata ai siti selezionati.
Check periodici e simulazioni per valutare il percorso formativo.
Successivamente, i docenti trasmetteranno le conoscenze acquisite ai propri studenti, che diventeranno “custodi e narratori” del sito adottato. Il progetto culminerà con un’apertura pubblica dei siti coinvolti, durante la quale gli studenti guideranno i visitatori alla scoperta del patrimonio locale.
I siti ei monumenti adottati dalle scuole
Il progetto si estenderà a diversi comuni della provincia di Agrigento, ognuno con il proprio patrimonio da valorizzare:
Sant’Angelo Muxaro : Area archeologica e Museo di Palazzo Arnone.
Casteltermini e Comitini : Antiquarium “Di Pisa Guardì” e Parco minerario.
Favara: Villa romana di Contrada Saraceno, Castello Chiaramontano.
Canicattì : Sito archeologico di Vito Soldano.
Naro: Area archeologica di Contrada Canale, Castello Chiaramonte, Biblioteca Feliciana.
Palma di Montechiaro: Museo “Giacomo Caputo”, Monastero delle Benedettine, Palazzo Ducale del Gattopardo.
Licata: Area archeologica di Monte Sant’Angelo, Museo Archeologico Regionale della Badia.
Cattolica Eraclea: Sito archeologico di Eraclea Minoa e antiquarium.
Sambuca di Sicilia: Area archeologica di Monte Adranone, Museo e Palazzo Panitteri.
Agrigento: Biblioteca Lucchesiana.
Un approccio innovativo: didattica e public engagement
Oltre ad essere un percorso formativo, “La scuola adotta un sito” si distingue per il suo approccio innovativo alla didattica. Il progetto punta infatti sul public engagement, ovvero il coinvolgimento attivo della comunità nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Un aspetto chiave dell’iniziativa è la collaborazione tra studenti universitari e studenti delle scuole superiori. Gli universitari dei corsi di Patrimonio Culturale e Educazione al Patrimonio Archeologico e Artistico dell’Università di Palermo affiancheranno i docenti e gli studenti delle scuole nella gestione delle attività, offrendo supporto scientifico e operativo.
Strumenti digitali e divulgazione
Per favorire la comunicazione e la condivisione delle conoscenze, il progetto prevede anche l’uso di strumenti digitali:
Q-code tematici, che permetteranno di accedere a informazioni interattive sui siti adottati.
Pieghevoli e banner informativi, per raccontare la storia dei beni culturali coinvolti.
Pubblicazione di un volume scientifico sui siti selezionati.
Progetto di valorizzazione digitale del medagliere perduto della Biblioteca Lucchesiana.
Un progetto per il futuro di Agrigento Capitale della Cultura 2025
L’iniziativa non si esaurirà con la sua prima edizione, ma mira a diventare un modello replicabile per gli anni successivi. Il progetto rientra infatti nell’ambito delle celebrazioni per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, evento che punta a valorizzare l’enorme patrimonio artistico, storico e archeologico della città e del territorio provinciale
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