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Home » L’angolo di don Diego » La santità è possibile ed è  un dovere per tutti

La santità è possibile ed è  un dovere per tutti

11 Aprile 2018
in L’angolo di don Diego
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E’ il messaggio di gioia all’intera umanità di Papa Francesco con l’esortazione apostolica “Gaudete et exsultate”,( Rallegratevi ed esultate» (Mt 5,12),  pubblicata ieri, solennità  dell’Annunciazione del Signore. Un messaggio che,  rivolto a tutti di ogni genere e condizione,   sorprende  non poco l’odierno contesto culturale,  abituato  a  coltivare l’ideale del superuomo che si afferma e trionfa. E che generalmente si  identifica con il massimo della perfezione, creando magari il mito del santo-superuomo.

Nulla di più errato dice  Papa Francesco, proponendo l’ideale della santità alla portata di tutti, in qualsiasi stato o condizione ci si trovi a vivere.  Santi senza essere “superuomini” e nemmeno “perfetti”. Ma semplicemente persone comuni, mariti e mogli, genitori e nonni, operatori impegnati nel sociale e nel politico,  lavoratori , consacrati e consacrate, ecc. ecc. Persone  comuni insomma che però “non hanno paura di puntare in alto” e ogni giorno si lasciano “amare e liberare da Dio”, trasformando la propria vita in una continua “missione” al servizio degli altri, con l’aiuto della grazia.

Grazia che è un dono gratuito che Dio dona a tutti, non ai super-uomini; un dono che è in grado di alimentare e sostenere, malgrado i propri limiti, l’ansia verso l’alto e l’anelito costante a volere migliorare.

Ecco perché al numero 50 del documento ed a seguire,   il Papa mette in guardia da ciò che unicamente può fermare l’azione benefica della grazia. Infatti testualmente afferma : “ In ultima analisi, la mancanza di un riconoscimento sincero, sofferto e orante dei nostri limiti è ciò che impedisce alla grazia di agire meglio in noi…”

E tanti, proprio tanti nel silenzio e nel nascondimento, hanno percorso il cammino delle Beatitudini. Si tratta di un popolo nascosto che  ha impedito all’umanità “di sprofondare nell’incredulità e nell’ingiustizia…..e   “sicuramente gli avvenimenti decisivi della storia del mondo sono stati essenzialmente influenzati da anime sulle quali nulla viene detto nei libri di storia”.(n.8)

Del ricco ed affascinante documento papale ,  è impossibile  esporre anche in  sintesi non solo la ricchezza di tante osservazioni, ma anche  la   diversità di  modi, maniere e porte con cui si partecipa al mistero della santificazione della vita,    per accogliere il rivoluzionario messaggio  evangelico  delle Beatitudini  con semplicità  e dedizione  in favore dei  più abbandonati, adorando i Dio in spirito e verità , pur in mezzo  ai tanti travagli ed alle turbolenze dell’esistenza.

A tutti,   religiosi,  irreligiosi, credenti o non credenti  che siano,  il consiglio a  non lasciarsi paralizzare dalla cura della loro perfezione, dal risentimento, dalle  frustrazioni, da una cecità comoda e autosufficiente dove alla fine tutto sembra lecito: l’inganno, la calunnia, l’egoismo e tante sottili forme di autoreferenzialità seminando zizzania nel campo dove Dio semina amore.

Infine, tra i vari capitoli, ci pare di dovere suggerire una particolare attenzione al capitolo quinto, dove Papa Francesco parla di “Combattimento, vigilanza e discernimento” e ricorda che “ La vita cristiana è un combattimento permanente. Si richiedono forza e coraggio per resistere alle tentazioni del diavolo e annunciare il Vangelo. Questa lotta è molto bella, perché ci permette di fare festa ogni volta che il Signore vince nella nostra vita”.

E quindi l’appello, quando è necessario ad avere il coraggio del cambiamento senza lasciarsi intimidire dalle forze del male che  inducono a non cambiare, a lasciare le cose come stanno, a scegliere l’immobilismo e la rigidità;  e allora si  impedisce che agisca il soffio dello Spirito

Diego Acquisto

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