La nuova azienda idrica nel mirino del Codacons. L’associazione dei consumatori, capeggiata dal vice presidente provinciale, Giuseppe Di Rosa, ha chiesto ufficialmente al presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Aica, Gerardino Castaldi, la documentazione sul passaggio del personale dalla vecchia società, Girgenti acque alla neo costituita Azienda idrica comuni agrigentini con le relative delibere che attestano le mansioni assegnate ad ogni dipendente. Il Codacons intende così evitare che ci possano essere “favoritismi” o “promozioni” non giustificate. Il presidente Castaldi si è detto disponibile, nell’ottica della trasparenza dell’ente pubblico, a fornire al Codacons tutta la documentazione richiesta.
In particolare l’associazione dei consumatori ha chiesto di poter visionare: la pianta organica dei dipendenti, con livello e ruolo occupazionale alle dipendenze della vecchia gestione “Girgenti acque”; la pianta organica dei dipendenti con livello e ruolo occupazionale alle dipendenze della vecchia gestione “commissariale” con la copia di eventuali determine di cambio ruolo o profilo professionale. Ed ancora la pianta organica dipendenti con livello e ruolo occupazionale alle dipendenze di Aica con annessa copia di eventuali determine di cambio ruolo o profilo professionale.
“Il Codacons – spiega Giuseppe Di Rosa – si distingue per le sue battaglie anche a livello nazionale per la tutela anche e soprattutto dei dipendenti e del consumatore. Vigileremo perché non ci siano favoritismi nella gestione del personale”.
L’azienda idrica, inoltre, è stata messa sotto i riflettori dal coordinamento “Titano – Gaetano Milioto” di cui fanno parte diverse associazioni dei consumatori e forum per l’acqua pubblica.
“È bastato attendere poco tempo perché sulle spalle di Aica venissero caricati molti più costi di quanto il nuovo gestore possa oggi sostenere rispetto alle previsioni del piano d’ambito – scrive Titano. Possiamo elencarne alcuni tra i più significativi: 322 unità lavorative in più rispetto ai 203 previsti a regime (ovvero quando tutti i 43 comuni, non i soli 33 attuali, entreranno a far parte dell’azienda). Nessuna discontinuità con il passato su questo fronte. Sarà aggiunto il personale del consorzio Tre Sorgenti e del Voltano (con il vantaggio però che il Tre Sorgenti porta in dote pure 40/50 litri di acqua al secondo, non ancora nelle disponibilità di Aica)”.
Il coordinamento “Titano – Gaetano Milioto”, composto da: associazione “Prometeo Ius“ Favara; comitato cittadino storico San Biagio Platani; comitato Fondachello Playa Licata; Adiconsum Favara, Gad Piccolo Teatro Canicattì; associazione Montevago Acqua e Vita; Cittadinanzattiva Casteltermini e Licata; comitato civico Acqua e Beni Comuni Raffadali e Centro Studi De Gasperi di Sciacca, torna ad analizzare la situazione del prestito da 10 milioni di euro che la Regione ha deliberato di erogare nei confronti dell’Azienda per garantire il funzionamento e la gestione del servizio idrico integrato, sotto forma di anticipazione ai Comuni. “Se verrà adottato il prestito di 10 milioni in 5 anni – dicono i referenti del coordinamento Titano – Aica dovrà restituire ogni anno 2 milioni oltre interessi pro quota ai comuni”. Costi in più a carico degli utenti.
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