Una maxi operazione antimafia dei carabinieri con 101 indagati, la maggior parte dei quali, arrestati a Catania. Ottanta persone in manette, compresi due minorenni, nove poste ai domiciliari, quattro all’obbligo di dimora e otto a quello di presentarsi alla Polizia giudiziaria. Sono i numeri dell’operazione ‘Skanderbeg’ dei carabinieri del Comando provinciale di Catania, che hanno sgominato i gestori di 12 piazze di spaccio nel rione San Giovanni Galermo, storica ‘roccaforte’ del traffico, e della vendita di droga nel capoluogo.
Secondo la ricostruzione della Dda di Catania, i gruppi che le gestivano godevano di un’ampia autonomia, ma agivano comunque sotto il diretto controllo del clan Nizza della ‘famiglia’ Santapaoloa-Ercolano, di Cosa nostra, che imponeva ai ‘capi piazza’ il rifornimento esclusivo dello stupefacente, appunto dalla cosca Nizza, imponendo quantità e prezzo.
Ogni piazza aveva un capo che operava sotto la supervisione di Lorenzo Michele Schillaci che era delegato anche a dirimere i contrasti interni ai gruppi. Le riprese video dei carabinieri hanno consentito di registrare centinaia e centinaia di cessioni di dosi di droga giornaliere.
In occasione dei festeggiamenti del 31 dicembre 2018, tra l’altro, sono stati videoripresi i momenti in cui proprio Schillaci e altri due responsabili di una importante piazza di spaccio, Mario Maurizio Calabretta e Giambattista Spampinato, esplodevano diversi colpi di arma da fuoco con un Kalashnikov e una pistola, noncuranti, tra l’altro, della presenza di più persone, tra le quali un bambino, mentre il pusher della piazza continuava a spacciare ai clienti incuranti degli spari.
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