Agrigento, antica Akragas, visse un’epoca di straordinaria potenza e prestigio sotto il governo di Terone, che trasformò Agrigento in un centro di espansione militare e commerciale, consolidando il dominio sino alla costa settentrionale della Sicilia.
La sua alleanza strategica con Gelone, tiranno di Siracusa, rafforzata da vincoli familiari, portò all’unione di due delle maggiori potenze greche dell’isola.
L’apice del potere si raggiunse nella storica battaglia di Imera nel 480 a.C.
Agrigento, antica Akragas, visse un’epoca di straordinaria potenza e prestigio sotto il governo di Terone, che divenne tiranno nel 488 a.C, Terone trasformò Agrigento in un centro di espansione militare e commerciale, consolidando il dominio sino alla costa settentrionale della Sicilia.
Questa vittoria segnò un’era di prosperità e sviluppo, con Agrigento al centro di floridi commerci e innovazioni culturali.
Alla morte di Terone, il potere passò al figlio Trasideo, il cui governo fu breve e tumultuoso, culminando nella sconfitta presso il fiume Salso e nel successivo crollo del regime tirannico.
Gli agrigentini, desiderosi di pace e stabilità, instaurarono un governo democratico che garantì oltre cinquant’anni di prosperità. Questo periodo fu celebrato dallo storico Diodoro Siculo come il più florido per la città.
La grandezza di Akragas si riflette anche nella figura di Empedocle, filosofo e scienziato di straordinaria fama, nato nel 432 a.C.
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