Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Alessia Sinatra ha chiesto la condanna a 30 annui di reclusione per Carmelo Vardaro, 47 anni di Favara, per un duplice tentato omicidio mentre ha proposto l’assoluzione per un omicidio e un altro agguato fallito. Il processo, in corso di svolgimento davanti ai giudici della Corte di Assise del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, è quello con l’unico imputato che non ha scelto il rito abbreviato ed è stato rinviato a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta “Mosaico” sulla faida Favara – Liegi.
Dopo la conclusione della requisitoria la Corte ha aggiornato l’udienza al 12 luglio per dare la parola ai difensori di parte civile, gli avvocati Salvatore Cusumano, Teresa Alba Raguccia, Graziella Vella, Giuseppe Bongiorno e Tonino Bunone, per le arringhe conclusive. A seguire l’intervento del difensore dell’imputato l’avvocato Salvatore Virgone.
Il pubblico ministero ha chiesto la condanna dell’imputato per il duplice tentato omicidio di Carmelo Nicotra e Maurizio Di Stefano, avvenuto il 23 maggio 2017 in via Torino a Favara e per due estorsioni aggravate ed alcuni episodi di spaccio di droga. La richiesta del pubblico ministero tiene inevitabilmente conto anche di quanto accaduto nello stralcio abbreviato quando la Cassazione, alcuni mesi fa, ha assolto definitivamente per lo stesso reato sia Antonio che Calogero Bellavia. I due, insieme a Vardaro, erano accusati dell’omicidio di Mario Jakelich.
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