“Il territorio compreso in tutte quelle aree di dissesto idrogeologico rende ancora di più complicate le ricerche della donna dispersa”. Il prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, nel fare il punto della situazione sulle operazioni di ricerca della trentottenne Marianna Bello, ha messo in risalto la gestione del territorio. “E’ fondamentale che i Comuni si dotino dei Piani comunali di protezione civile – ha aggiunto il prefetto Caccamo –. Rappresenta uno strumento essenziale perché la mappatura di tutti i luoghi critici nel proprio territorio agevola l’operato della protezione civile”.
Il responsabile provinciale del Governo, durante il vertice a Favara, ha voluto ringraziare i rappresentanti delle tante forze in campo nelle ricerche ininterrotte della mamma di tre figli. “Ricerche che proseguono e attraverso il Centro coordinamento dei soccorsi lo coordino personalmente – ha sottolineato il prefetto di Agrigento –. Cerco di dare il mio contributo come componente del sistema di protezione civile. Continueremo a cercare e il Centro coordinamento dei soccorsi sarà sempre operativo fino a quando raggiungeremo, speriamo, il risultato del ritrovamento”.
“Ogni volta che cala il sole è come se si affievolisse la speranza, ma non si demorde e non si arretra – ha affermato il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, impegnato in prima linea nella ricerche di Marianna Bello -. Le attività di ricerca proseguono a pieno ritmo e nei prossimi giorni verranno intensificate con l’ausilio di un nuovo nucleo di cani molecolari provenienti dalla Toscana. L’impegno delle istituzioni rimane massimo ed è stato ribadito anche durante il vertice alla presenza del prefetto Salvatore Caccamo. Ancora grazie a tutti coloro che da giorni continuano a lavorare senza sosta e ai volontari che sono scesi in campo con generosità”.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp
