Il cardinale denuncia il fatto che siamo davanti ad “una forma ingiustificata di durezza nei confronti delle altre 34 persone che sono rimaste a bordo e che ormai sono stremate fisicamente e psicologicamente, dopo diversi giorni di sosta in alto mare, sballottati dalle onde e privati del sacrosanto diritto di salvaguardare la loro vita”.
Di qui l’appello alle autorità affinché “al più presto si decidano di permettere alla Mare Jonio di attraccare e di permettere ai migranti
ancora a bordo di avere le necessarie cure mediche e l’approvvigionamento di acqua e cibo. Nella situazione drammatica che si è venuta a creare l’equipaggio sta facendo un lavoro straordinario che merita un grande apprezzamento; sono uomini e donne che hanno assicurato ai migranti l’assistenza, il sostegno e l’affetto per reggere a una prova così estenuante. La Mare Jonio sia messa nelle condizioni di trovarsi al riparo dalle onde e di entrare nel porto di Lampedusa. Fate scendere i migranti della Mare Jonio”.
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