La sicurezza di una banca è un pilastro fondamentale per la fiducia dei clienti e la stabilità del sistema finanziario. In un’epoca in cui le incertezze economiche e i cambiamenti normativi sono all’ordine del giorno, sapere quali istituti di credito si distinguono per solidità e affidabilità diventa cruciale, sia per i privati che per le imprese. La classifica 2024 delle banche italiane più sicure offre una panoramica aggiornata sugli istituti che eccellono in solidità patrimoniale, gestione del rischio e trasparenza. Scopriamo insieme quali sono i protagonisti di questo panorama, come vengono valutati e perché la loro posizione in classifica può fare la differenza per chi cerca un partner finanziario sicuro e lungimirante.
Classifica secondo l’indice CET1 ratio
Il CET1 ratio (Common Equity Tier 1 ratio) rappresenta il principale indicatore di solidità di una banca, fondamentale per valutare la sua capacità di far fronte agli impegni finanziari e ai rischi operativi. Si calcola rapportando il capitale ordinario di classe 1 (Tier 1), ovvero il capitale ordinario versato, con le attività ponderate per il rischio (RWA). Questo rapporto, espresso in percentuale, è un vero e proprio termometro della stabilità di un istituto di credito, misurandone la capacità di garantire i prestiti concessi e di coprire eventuali perdite derivanti da crediti deteriorati, i cosiddetti non-performing loans.
Un CET1 ratio più elevato indica una banca meglio capitalizzata, in grado di gestire con maggiore resilienza gli shock finanziari e le turbolenze di mercato. Non a caso, questo parametro è uno degli elementi chiave utilizzati dalle autorità di vigilanza bancaria e dagli investitori per valutare l’affidabilità di un istituto di credito.
Nella classifica 2024 delle banche italiane più sicure, i dati sul CET1 ratio evidenziano una forte diversificazione nella solidità patrimoniale degli istituti:
1• Cassa Centrale Banca guida la classifica con un CET1 ratio del 24,6%, confermandosi un esempio di eccellenza nella gestione patrimoniale.
2• FinecoBank segue da vicino con un robusto 24,3%.
3• Banca Profilo e Mediolanum si posizionano entrambe al terzo posto con un CET1 ratio del 22,3%, dimostrando un equilibrio tra solidità e dinamismo.
4• Iccrea Banca si distingue con un valore del 19,9%, seguita da Banca Sella con il 19,27%.
5• Monte dei Paschi di Siena si assesta al 18,1%, segnando un’importante ripresa rispetto al passato.
6• Unicredit, una delle principali banche italiane, registra un CET1 ratio del 15,9%, seguita dalla Banca Popolare di Sondrio (15,4%) e Mediobanca (15,3%).
7• Credem e Illimity Bank (illimity.com) presentano rispettivamente un CET1 ratio del 14,8% e 14,7%, a dimostrazione di una gestione patrimoniale attenta.
8• Banco BPM si colloca poco sotto con il 14,2%, mentre Intesa Sanpaolo e BPER chiudono la lista con CET1 ratio rispettivamente del 13,7% e 13,3%.
Questi numeri non solo riflettono la salute finanziaria degli istituti ma forniscono anche una bussola per privati e imprese nella scelta del proprio partner bancario. Una banca con un CET1 ratio elevato offre maggiori garanzie di stabilità, soprattutto in contesti di mercato incerti, rappresentando un porto sicuro per risparmi e investimenti.
Cosa valutare nella scelta di una banca sicura
La scelta di una banca sicura è una decisione cruciale per tutelare i propri risparmi e garantire una gestione efficiente delle risorse finanziarie. Tra gli aspetti principali da considerare vi è l’adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), un sistema che protegge i depositi fino a 100.000 euro per cliente, per ogni istituto aderente. Questo strumento rappresenta una garanzia fondamentale, offrendo ai clienti una rete di sicurezza in caso di difficoltà finanziarie della banca. La presenza di questa copertura è un indicatore di affidabilità e rappresenta il primo elemento da verificare quando si valuta un istituto di credito.
Un’altra variabile importante è la reperibilità delle informazioni. Una banca sicura è trasparente nella comunicazione dei dati finanziari e operativi, rendendo facilmente accessibili documenti come bilanci, relazioni annuali e informazioni sulla governance. La disponibilità di tali dati consente di comprendere lo stato di salute dell’istituto e valutare la sua solidità patrimoniale. Una banca che pubblica regolarmente i propri risultati dimostra impegno verso la trasparenza, un valore cruciale per costruire fiducia.
La quotazione in Borsa è un ulteriore elemento da considerare. Un istituto quotato è sottoposto a rigorosi controlli normativi e obblighi di disclosure, che lo rendono più trasparente e spesso più affidabile. La quotazione garantisce anche che la banca operi con standard elevati di corporate governance, poiché gli investitori istituzionali monitorano attentamente la sua gestione e performance.
Infine, come abbiamo spiegato in precedenza, è essenziale analizzare i dati di bilancio e, in particolare, il CET1 ratio (Common Equity Tier 1 ratio). Un’analisi attenta dei bilanci consente di comprendere la capacità dell’istituto di far fronte a crisi di mercato o ad altri eventi avversi.
Valutando attentamente questi aspetti, è possibile identificare una banca sicura che non solo protegga i propri risparmi, ma offra anche stabilità e fiducia per le proprie operazioni finanziarie. La combinazione di tutela dei depositi, trasparenza informativa, rigore normativo e solidità patrimoniale rappresenta il fondamento di una scelta consapevole e strategica.
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