Una Chiesa che rifiuta ogni forma di rigidità contraria allo spirito di Dio ! e che percorre invece la via della misericordia, che accoglie la salvezza come dono gratuito.
In estrema sintesi, ci sembra questo il messaggio di Papa Francesco oggi, durante l’omelia della Messa celebrata nella Cappella della sua Casa di Santa Marta, all’indomani della giornata della giornata di preghiera per liberare il mondo da ogni forma di pandemia, compreso il coronavirus, accogliendo l’invito rivolto ai credenti di tutte le fedi religiose, dell’“Alto Comitato per la fratellanza umana” .
Una Messa mattutina questa di Santa Marta che ogni giorno, trasmessa su TV2000 e su Rai 1, registra un numero incredibilmente crescente di telespettatori. Messa durante la quale “come parroco del mondo”, Papa Francesco tiene la sua breve omelia che lascia sempre il segno.
E commentando il passo degli Atti degli Apostoli, previsto dalla liturgia, oggi Papa Francesco, sicuramente tenendo presente le tante discussioni in corso, condanna il comportamento rigido dei “giudaizzanti” di quel tempo che sostenevano la loro tesi di rigidità “con argomenti pastorali, teologici, morali”.
Tutto un comportamento insomma – per dirla con le stesse parole del Papa – “questo che metteva in discussione la libertà dello Spirito Santo, anche la gratuità della Risurrezione di Cristo e della grazia. Erano metodici. E anche rigidi”.
E ciò, mentre i cristiani che provenivano dal paganesimo e che “avevano creduto in Gesù Cristo e ricevuto il battesimo, erano felici: avevano ricevuto lo Spirito Santo”. Erano passati dal paganesimo al cristianesimo, “senza alcuna tappa intermedia”, senza passare cioè da giudaismo e quindi dalla circoncisione.
E i cristiani “giudaizzanti” “sostenevano che non si potesse fare questo. Se uno era pagano, prima doveva farsi ebreo, un buon giudeo, e poi farsi cristiano”.
Sappiamo come storicamente è finita con la decisione collegiale di quello che viene considerato il primo Concilio Ecumenico di cui parlano gli Atti degli Apostoli; con la decisione saggia che tutti assieme gli apostoli coraggiosamente pigliano di fissare solo alcune regole disciplinari “momentanee”, ma di dire con chiarezza che per essere buoni cristiani non era necessario passare dalla circoncisione.
Difficile non capire quale tipo di Chiesa sogna e vuole Papa Francesco, pur in mezzo alle comprensibili diverse sensibilità e visioni teologiche e pastorali di oggi.
Perché sempre le diverse sensibilità ed opinioni si devono mettere da parte ed insieme discernere il piano di Dio nella concretezza del tempo e dei luoghi.
Non quindi una Chiesa rigidamente gerarchica, né carismatica ! ma sinodale, e quindi capace di resistere a spinte contrapposte, sia centrifughe che e centripete, perché in grado di raccogliere unicamente quello che lo Spirito suggerisce alla Comunità.
Diego Acquisto