Il Capo di Gabinetto della Questura di Agrigento, Carlo Mossuto, già responsabile della Digos, fresco di promozione a Primo Dirigente, è stato sentito all’udienza del processo, scaturito dalla maxi operazione denominata “La carica delle 104”. A citarlo come testimone il pubblico ministero Paola Vetro. Il processo è in corso di svolgimento davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento (presidente Wilma Angela Mazzara, con a latere Fulvia Veneziano e Micaela Raimondo).
Il Primo Dirigente ha parlato di come sono nate le indagini, che poi hanno portato alla cattura di diversi soggetti: un esposto congiunto firmato da 44 insegnanti di scuola primaria, che si erano visti scavalcare in graduatoria grazie a quanti beneficiarono della legge 104.
Sul banco degli imputati 46 persone (erano 48 due posizioni sono state stralciate) tra medici, faccendieri, docenti, e presunti falsi invalidi. “Quello che è emerso nelle indagini era la presenza di due sodalizi criminali”. Si torna in aula il 17 dicembre processo.
Le accuse a vario titolo sono di associazione a delinquere, truffa, corruzione ed altri reati. Gli imputati erano già scesi prima a sessantanove, una trentina in meno rispetto ai 101 soggetti inizialmente indagati, nel blitz della Digos di Agrigento, e della Procura della Repubblica. Poi 9 sono stati condannati (con il rito abbreviato), una è stata assolta, e 10 hanno patteggiato la pena.