Il procuratore generale Giuseppina Motisi ha chiesto la conferma delle condanne scaturite in primo grado con il rito abbreviato, a carico di nove persone, tra medici e pazienti, al processo di appello relativo a uno stralcio dell’inchiesta denominata “La carica delle 104”. Decine e decine di beneficiari della legge 104 che pagavano una tangente a dottori o intermediari per essere agevolati.
Inflitti 4 anni e 2 mesi di reclusione a Patrizia Ibba, 43 anni, di Raffadali; 4 anni per il fratello Roberto di 47 anni; 3 anni e 6 mesi a Domenico Giglione, 52 anni, di Raffadali; 3 anni e 10 mesi alla madre Eleonora Moscato, 86 anni; 3 anni e 10 mesi a Giuseppa Barragato, 47 anni, di Palma di Montechiaro; 3 anni e 6 mesi a Vincenzo Gaziano, 68 anni, di Agrigento; 3 anni e 10 mesi di reclusione ad Antonia Matina, 63 anni, di Favara; 1 anno e 4 mesi a Giuseppe Cuffaro, 40 anni, di Raffadali e 3 anni e 6 mesi a Giuseppe Aquilino, 61 anni, di Palma di Montechiaro.
I giudici della prima sezione della Corte di Appello di Palermo hanno poi rinviato l’udienza al 16 novembre per le arringhe dei difensori. Il 26 marzo del 2018 il Gup del Tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, oltre alle nove condanne, aveva disposto il rinvio a giudizio di altre 47 persone.
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