La borsa cinese: storia e funzionamento di un mercato in forte crescita
Investire in borsa presenta ottime opportunità di guadagno se si sa come muoversi. Infatti, per riuscire a raggiungere il successo e guadagnare, non basta investire ma si deve seguire una precisa strategia. Informarsi e soprattutto tenersi informati sulla borsa, sul suo funzionamento e sull’andamento dell’economia fa la differenza tra chi riesce a far fruttare i suoi risparmi e chi invece ha perdite.
Negli ultimi tempi, il mercato cinese è stato in grado di attirare molti investitori poiché si tratta di un’economia crescente con nuove aziende e startup dalle ottime prospettive di crescita. Per capire come funziona l’indice FTSE China della Borsa cinese, vale la pena fare un passo indietro e conoscere meglio la sua storia.
La storia della borsa cinese
La borsa cinese ha sede a Shanghai. La sigla SSE sta per Shanghai Stock Enxchange e nasce solo nel 1990, quindi abbastanza recentemente rispetto alle borse del vecchio continente, sebben la prima apertura risalga al 1891, ma è stata chiusa nel 1949 in concomitanza all’insaturazione della repubblica. Solo nel 2012 la borsa di Shanghai diventa effettivamente la principale della PRC, repubblica popolare cinese, superando le borse di Hong Kong e Shenzhen. A oggi, la borsa cinese è la sesta piazza finanziaria al mondo.
I dati parlano della quotazione di oltre 850 società che significa una capitalizzazione intorno ai 950 miliardi USD. La forte crescita dell’economia del Paese ha attirato dal 2000 in poi, moltissimi investitori. Ovviamente, anche i mercati cinesi risentono della congiuntura economica internazionale come quella del 2008 nonché soprattutto l’ultima legata all’emergenza sanitaria.
Come funziona la borsa di Shanghai
La SSE è un’organizzazione senza scopo di lucro alla cui testa c’è la China Securities Regulatory Commission (CRSC) tramite la quale è possibile investire e fare affari. Sul mercato cinese sono disponibili sia azioni che fondi e obbligazioni. Per piazzare degli attivi, la società deve rispettare dei requisiti quali essere in attività e registrare utili da almeno 3 anni.
Sul mercato cinese sono presenti due tipi di azioni che bisogna conoscere per affacciarsi su questa piazza. Le azioni ordinarie sono titoli quotati in Yuan e possono essere oggetto di investimento straniero solo se seguono un programma detto QFIl. Le azioni privilegiate, invece, sono quotate in dollari statunitensi $ e quindi liberamente sottoposte agli investimenti stranieri. Solo sulle privileged si può fare trading in diretta.
Gli indici cinesi su cu investire
Il mercato cinese ha un comportamento complesso poiché ha più piazze finanziarie; oltre a quella di Shanghai, le borse di Hong Kong e Shenzhen attirano molti investimenti. È fondamentale conoscere i diversi indici cinesi per operare su queste piazze in modo redditizio.
Gli indici su cui puntare sono lo Shanghai Compostive, indicato da SSE Compostive, e lo Shenzhen Compostive, noto anche con la sigla SHSE Compostive. Tuttavia, entrambe le piazze sono comunque controllate dallo Stato e per questo motivo molti investitori stranieri fanno riferimento al mercato di Hong Kong dove l’indice principale è l’Hang Seng China Entreprises Index o H – Shares che riguarda società cinesi quotate su questa piazza.
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