La diciassettenne accusata di avere partecipato alla strage ad Altavilla Milicia della madre Antonella Salamone di Aragona, e dei due fratelli di 16 e 5 anni Kevin ed Emanuel, insieme al padre Giovanni Barreca e due presunti complici, ha chiesto di rivedere il padre. Entrambi sono detenuti con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere. “Quando posso rivedere mio padre?”, ha chiesto più volte la ragazza detenuta nel carcere minorile Malaspina.
I tre omicidi sarebbero avvenuti durante un esorcismo a cui la giovane avrebbe partecipato. All’arrivo dei carabinieri, chiamati da Barreca che, al telefono, la notte tra il 10 e l’11 febbraio scorsi, ha confessato i delitti, la ragazza dormiva e accanto a sé aveva i cellulari dei fratelli e della madre, probabilmente sottratti ai familiari perchè non chiedessero aiuto.
L’adolescente ha confessato il suo ruolo nei delitti ammettendo di aver torturato insieme ai tre indagati e di aver contribuito a seppellire in giardino i resti carbonizzati della madre. Mentre madre e fratelli morivano, poi, la 17enne avrebbe scambiato decine di messaggi con le amiche. “Rifarei tutto, dovevamo liberali dal diavolo”, ha detto ai magistrati che l’hanno interrogata.
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