Di Eugenio Cairone
L’ora del tè è un momento per gustarsi una pausa.
Ma oggi non è un momento piacevole essendo arrivato l’ennesimo comunicato dell’Akragas che interrompe la pausa e ti costringe a sbrigarti per dare la notizia, cosi nuda e cruda, senza aggiungere nulla perché non c’è nulla da aggiungere trattandosi solo della noiosa litania alla quale ci hanno abituati Giavarini e Alessi.
Magari avranno ragione, ma non possono smentire il lavoro dei giornalisti che in loro “assenza” si fidano delle voci che ad Agrigento quasi sempre costituiscono una fonte.
Nelle ultime ore una di queste voci vorrebbe addirittura il coinvolgimento del Ministro Angelino Alfano per salvare l’Akragas.
Ovviamente anche questa voce rientra tra le smentite. E allora?
Non farebbero bene i due presidenti ad essere più presenti invece che uscire allo scoperto una tantum e poi a cinque giorni dal “prendere o lasciare” ?
La storia recente dell’Akragas sembra fatta di coincidenze.
Domani sera i tifosi terranno un sit in davanti allo stadio e puntuale arriva il comunicato della società.
Ecco, a Giavarini e Alessi chiediamo semplicemente di presentarsi domani sera al cospetto degli agrigentini tifosi biancoazzurri e parlare loro serenamente, con dati alla mano, senza prendere di petto i giornalisti che hanno semplicemente svolto il lavoro nell’interesse della squadra e della città e che hanno riferito tutto con la speranza di trovare qualche riscontro positivo.
Chi scrive ha lavorato esclusivamente con questo interesse perché crede che la città non può perdere sempre e comunque tutto quanto.
La totale assenza di “informazione” da parte di chi dovrebbe prestare più attenzione alla comunicazione, spesso ha creato qualche malumore autorizzando chi, preso dall’euforia per la salvezza, si è lasciato andare, semplicemente per attaccare i giornalisti.