Si sono rincontrati dopo 45 anni, nel ricordo di “U zu Pietro Baldacchino.”
Tanti sono gli anni che sono trascorsi da quando il Sig. Baldacchino dal polveroso campetto del Quadrivio Spinasanta, dava vita alla gloriosa Juvesanta.
Erano i “terribili ragazzini” e giovani calciatori della Juvesanta che negli anni ’70 mietevano successi calcistici e risultati positivi anche in campo nazionale.
Da qualche mese, tutto è cominciato quando dal cilindro magico del “Bomber” Totò Barone di professione centravanti e del “Giaguaro” Giulio Alongi, portiere di belle speranze, hanno creato il gruppo watsapp “Quelli della Juvesanta” con l’intendo di ricordare il fondatore della Società Juvesanta e proporre di intitolare un impianto sportivo al mecenate del calcio giovanile agrigentino che con tanti sacrifici ha cresciuto tanti giovani calciatori.
Al gruppo si sono a poco a poco aggiunti Totò Messina, Enrico Barraco, Enzo Cardella, Piero Mazzarella, Franco Barragato, Peppe Vinti, Alfonso Russo, Sandro Parisi, Eduardo Salemi, Gigi Erriu, Peppe Pogliari, Paolo Paradisi, Carmelo Celauro, Giovanni Lo Brutto, Alfonso Di Francesco, Pietro Salemi, Alfonso Gallina, Carmelo Callari, Pippo Contino, Piero Montalbano, Lillo Vinti, Dino Matrona, Carlo Palamenghi, Raffaele Campione, Carmelo Caramanno, Totò Fregapane, Totò Patti, Gregorio Posante, alcuni dei quali hanno fatto parte anche della formazione dell’Agrigentina che ha militato anche nei campionati di prima categoria.
Alcuni non erano presenti, giustificati perché residenti fuori sede ed alcuni all’estero, ma moltissimi si sono incontrati presso l’impianto sportivo del Villaggio Peruzzo, messo a disposizione da Pasquale Iacono e Stefano Spampinato e dopo i cari saluti ed il pensiero in memoria del presidente Baldacchino e del primo “capitano” Peppuccio Fasone, scomparso molto giovane ed ha lasciato in tutti un ricordo indelebile, si è dato vita ad un confronto “esibizione” con le specialità dei palleggi dove ha fatto da vero mattatore il “bomber” Totò Barone e dei calci di rigore dove quasi insuperabili in porta sono stati il “giaguaro” Giulio Alongi e Dino Matrona.
La serata poi si è conclusa all’insegna della goliardia e dei bei ricordi, presso un ristorante agrigentino dove alla fine tutti si sono dati appuntamento fra qualche mese per un incontro esibizione all’insegna dell’amicizia e della ritrovata e mai sopita riconoscenza al Presidentissimo Pietro Baldacchino.
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