In vista dell’inizio dell’anno scolastico, che a Licata prenderà il via dal 10 settembre in molti istituti, l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Lombardo, ha iniziato ieri una serie di sopralluoghi nei plessi della città. I primi istituti ad essere stati visitati dall’assessore sono stati quelli della scuola «Peritore» e della scuola «Angelo Parla», entrambi del quartiere Oltreponte. Lo scrive Paolo Picone sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Al termine dell’ispezione, Lombardo si è detto «molto preoccupato per le condizioni delle scuole». «Deciderò presto – ha detto il componente della giunta guidata dal sindaco Pino Galanti – sulle iniziative da intraprendere per garantire ai nostri bambini le condizioni di sicurezza. Ho rilevato – aggiunge Lombardo – situazioni insostenibili in particolare presso la scuola Parla. Le scuole di periferia sono molto importanti e devono servire da supporto ad un tessuto sociale spesso logorato. Ho insegnato in questi plessi e ho sentito sulla mia pelle la necessità di una scuola integrativa e vivace».
L’assessore ha avuto modo di parlare con il dirigente scolastico per avere un quadro completo della situazione. «Apprezzo infinitamente – conclude Salvatore Lombardo – lo spirito del preside e di tutto il personale docente, che senza tregua danno il massimo per garantire ai bambini un riferimento sicuro nonostante manchi dall’acqua al sale. Ringrazio per la grande collaborazione il preside, i docenti e i collaboratori che mi hanno accompagnato».
Ogni anno l’associazione Cittadinanzattiva realizza un report sugli istituti scolastici soffermandosi sulla «Sicurezza, qualità e comfort».
«Malmesse, degradate e, negli anni, sempre più sovraffollate, le aule scolastiche sono da bocciare senza appello – sentenzia il report. I numerosi distacchi di intonaco (rilevati nel 18% delle classi), la presenza di altri segni di fatiscenza ( 30%), la presenza di barriere architettoniche (9%) i pavimenti sconnessi ( 21%), le cattive condizioni degli arredi (13% banchi , 18 % sedie), l’assenza di tapparelle o persiane (56%), la presenza di spigoli non protetti ( 49%) e di armadi e librerie non ancorate (49%), descrivono una situazione complessivamente deficitaria e pericolosa per chi vi staziona» .
Il rapporto, che nasce dall’indagine condotta da Cittadinanzattiva su un campione di 88 edifici scolastici di ogni ordine e grado appartenenti a 13 province di 12 regioni , ha evidenziato ancora la scarsa tutela per gli alunni disabili e la mancanza di certificazioni : il 41% di quelli monitorati possiede il certificato di agibilità statica, la percentuale è quasi la stessa nel caso della presenza della certificazione igienico-sanitaria (40%) ma il dato più grave è quello relativo alla certificazione di prevenzione incendi presente solo nel 28% dei casi. Si è evidenziato inoltre il deficit della manutenzione ( 34% delle scuole) e la necessità di interventi ordinari ( 89% dei casi) e di manutenzione straordinaria (31%). Investire sulla sicurezza scolastica è una priorità anche in questo tempo di crisi economica.