E’ morto all’ospedale “Paoardo” di Messina, dopo un mese e mezzo di agonia, il meccanico sessantenne Mario Vincenzo Lauricella, di Canicattì, preso a bastonate e investito con un furgone dal consuocero, il tabaccaio Luigi Lalomia, 75 anni. Troppo gravi i traumi riportati dall’artigiano. Adesso si aggrava la posizione di Lalomia, accusato di omicidio, e anche del tentato omicidio della futura nuora, salvata proprio da un gesto eroico del padre che, vedendo arrivare l’auto piombargli addosso a forte velocità, l’avrebbe spinta evitando che venisse schiacciata.
Tutto quanto, la mattina di domenica 30 maggio, davanti ad un magazzino di proprietà delle vittime, in via Libia. Lalomia e la moglie avrebbero più volte minacciato la giovane, e i suoi genitori, per convincerli a troncare la relazione con il proprio figlio. Quella mattina il futuro consuocero di Lalomia, e la figlia si trovavano davanti al garage nei pressi dell’abitazione. Il tabaccaio sarebbe arrivato con un Doblò, e avrebbe iniziato a picchiarli con un bastone. Poi sarebbe saltato sul mezzo, ed avrebbe investito il meccanico.
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