Inflitti 14 anni di reclusione per il settantaquattrenne Giovanni Derelitto, e 10 anni e 8 mesi per Alberto Provenzano di 59 anni, entrambi di Burgio, accusati di associazione mafiosa. Assolto invece il sessantenne Giacomo Bacino, anche lui di Burgio, al quale veniva contestato il favoreggiamento. La sentenza è stata emessa del gup del tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, nel processo con rito abbreviato. Il processo è scaturito dall’inchiesta su presunti intrecci di mafia, appalti e politica nella bassa Quisquina.
Il gup ha, di fatto accolto per Derelitto (che si trova ai domiciliari) e Provenzano (che è in carcere), le richieste dei pubblici ministeri della Dda di Palermo, Claudio Camilleri e Giorgia Righi, che per Bacino avevano invece chiesto 2 anni di reclusione. Gli altri imputati verranno giudicati con il rito ordinario dal tribunale di Sciacca. Sette le misure cautelari che vennero eseguite dai carabinieri lo scorso 8 marzo.
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