Il Gip del tribunale di Agrigento Giuseppa Zampino, ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza per l’assessore comunale di Licata Maria Sitibondo. E’ indagata, insieme all’ex responsabile dell’Utc di Licata, Salvatore Alesci, nel contesto di presunte pressioni indebite riguardo a lavori di costruzione di una struttura di lusso, nell’ambito dell’inchista su appalti e mazzette.
Il ramo d’indagine che vede il coinvolgimento della componente della giunta guidata dal sindaco Angelo Balsamo, è quello che riguarda una presunta concussione per la costruzione di un albergo. I fatti risalgono a inizio del 2025. Sitibondo e Alesci sarebbero stati intercettati mentre incontravano il direttore dei lavori del cantiere e mentre esercitavano, secondo gli inquirenti, delle pressioni indebite per l’individuazione delle imprese che dovrebbero fornire i materiali.
Nell’indagine condotta dalla squadra mobile di Agrigento e dalla procura agrigentina, quattro dei cinque indagati arrestati appena un mese fa sono tornati in libertà e gli atti dell’inchiesta sono passati a Palermo per decisione del tribunale del Riesame, che ha dichiarato l’incompetenza territoriale del Gip di Agrigento.
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