Il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Francesca Dessì, ha avanzato la richiesta di condanna nei confronti di cinque imputati finiti a processo, con il rito abbreviato, nell’ambito della maxi inchiesta “Hybris”, condotta sul campo dal personale della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, che ha permesso di sgominare una vera e propria organizzazione criminale specializzata nel traffico di ingenti quantitativi di cocaina.
La richiesta di condanna più alta venti anni di reclusione è stata proposta nei confronti di Michele Cavaleri, 45 anni di Licata, ritenuto al vertice dell’associazione a delinquere; dodici anni per Lillo Serravalle, 50 anni di Licata; dieci anni per Ferdinando Roberto Serravalle, 26 anni di Licata; dodici anni e otto mesi per Concetta Maddalena Marino, 47 anni di Licata; nove anni e quattro mesi per Angelo Sorriso, 25 anni di Licata.
Il processo è in corso davanti il Gup del Tribunale di Palermo, Stefania Brambille. Si torna in aula il 28 febbraio per le arringhe difensive. Complessivamente 28 gli imputati e le singole posizioni sono state divise in tre tronconi. In questo stralcio sono imputate cinque persone. Sono accusati, a vario titolo, del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, e detenzione illegali di armi da sparo.