GIRGENTI ACQUE “ASSUNZIONI FACILI E SCAMBI DI FAVORI”
Dal Tg1 al Corriere della Sera, da Repubblica a Il Giornale. Tutta la stampa nazionale e perfino quotidiani regionali, la notizia dell’Inchiesta di Girgenti Acque ha presto fatto il giro dello stivale. Il TG1 ha dedicato un servizio su quanto ipotizzano i Pm di Agrigento nell’inchiesta sulla società idrica. 73 persone indagate. Tra queste, politici, giornalisti e perfino avvocati.
Il Corriere della Sera ha titolato : Agrigento, inchiesta sull’acqua (che non c’è): 400 assunzioni in cambio di favori.
Nell’articolo a firma di Felice Cavallaro, si legge, tra l’altro, la procura della Città dei Templi scopre un sistema di truffa e corruzione nella gestione degli acquedotti. Sotto la lente 73 «potenti»: ci sono pure il prefetto e politici. Cavallaro definisce la società che gestisce il servizio idrico in provincia “claudicante”.
Ecco uno stralcio dell’articolo a firma di Felice Cavallaro:
Tariffe esorbitanti e assunzioni pilotate nel mirino
Ogni singola posizione dovrà essere chiarita. Resta lo stupore di alcune personalità che ignorano le ragioni per cui sono state chiamate in causa, a cominciare da Pitruzzella, da tempo fuori dalla Sicilia. Massimo il riserbo sui contenuti dell’indagine, ma da ambienti investigativi e giudiziari filtra una valutazione destinata a inquietare gli indagati: «Non è una banale inchiesta per l’assunzione di quattro raccomandati, ma una inchiesta su un sistema sofisticato di potere che crea una scatola societaria per lucrare decine di milioni di euro annui di cui la maggior parte pubblici». Non si tratta di una tempesta improvvisa, perché già da un paio d’anni esistono esposti di cittadini e professionisti decisi a denunciare tariffe esorbitanti, assunzioni pilotate e cattiva gestione di Girgenti Acque. La scorsa estate non a caso si arrivò alla sospensione della gestione dei depuratori affidati dalla magistratura alla Regione, come scrisse il procuratore Patronaggio, adesso impegnato con suoi sostituti Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro, con riferimento agli impianti dei comuni di Agrigento (Villaggio Mosè), Licata, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana e Realmonte: “La gravità delle violazioni poste in essere da Girgenti Acque agli obblighi assunti con la convenzione di gestione del servizio idrico integrato e la situazione globale in cui versa il sistema depurativo della provincia di Agrigento hanno imposto la sostituzione dell’attuale gestore…”.