Il terzo piano dell’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera, dove c’è il reparto di Medicina, è stato posto sotto sequestro preventivo. Lo ha disposto il sostituto procuratore di turno della Procura di Sciacca. Un’ala del presidio ospedaliero al momento è stata ritenuta inagibile. I carabinieri della Tenenza di Ribera e della Compagnia di Sciacca, hanno sentito il medico, alcuni infermieri e l’operatore socio-sanitario che erano in servizio nel momento in cui è scoppiato l’incendio, costato la vita al 53enne, Brustureanu Costica, di nazionalità romena, domiciliato a Canicattì.
Un passaggio investigativo per ricostruire i fatti. La vittima pare che avesse dato, fin dal momento del ricovero, dei problemi. L’uomo, l’altra sera, ha acceso una sigaretta mentre il macchinario, ancora in funzione, continuava ad erogare ossigeno. Ed è bastata una scintilla per innescare l’inferno di fuoco. Il 53enne è morto carbonizzato. I vigili del fuoco, durante i sopralluoghi effettuati, hanno accertato che il rogo è partito appunto dal macchinario per l’ossigenoterapia. Questa mattina, all’ospedale di Ribera, è arrivato il Nucleo investigativo speciale dei vigili del fuoco per effettuare verifiche e accertamenti tecnici.
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