LICATA. Nuova escalation criminale a Licata. Sono ripresi, negli ultimi giorni, gli incendi notturni di autovetture. Questa volta il rogo ha distrutto la Fiat Panda di proprietà di un operaio, in sosta, in via generale La Marmora, una parallela del rettifilo Garibaldi, nel quartiere Oltreponte.
L’allarme è scattato pochi minuti dopo la mezzanotte, quando i residenti nella zona hanno notato il mezzo avvolto dalle fiamme ed hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Giunti sul posto 15 minuti dopo la mezzanotte, i pompieri vi sono rimasti fino alle due del mattino. Dopo avere spento le fiamme, infatti, hanno eseguito un sopralluogo insieme ai poliziotti che sono intervenuti in via La Marmora.
Le cause del rogo, secondo gli investigatori, sono da accertare. Nei giorni scorsi i pompieri erano intervenuti per spegnere l’incendio che aveva avvolto la Kia Sorento di proprietà di una casalinga del luogo, residente in via Palma. Ed i carabinieri, in quel caso avevano avviato le indagini.
Da non dimenticare che in città, nelle scorse settimane si sono registrate due intimidazioni col fuoco ad altrettanti uomini politici. In via Amendola era stato incendiato il portone dell’abitazione della madre di Antonello Pira, assistente parlamentare all’Ars del gruppo Popolari ed autonomisti. Mentre una settimana più tardi era stato preso di mira il segretario cittadino dimissionario del Partito democratico, Massimo Ingiaimo. Anche a lui è stato incendia la porta d’ingresso dell’abitazione in via La Malfa, una traversa di via Gela. Per non parlare anche dei danneggiamenti, furti e tentati furti che si sono registrati nel centro cittadino.
Tanto che il Prefetto, Dario Caputo, ha fatto visita in municipio ed all’indomani dall’incontro con il commissario straordinario Maria Grazia Brandara, il Questore ha disposto il potenziamento del commissariato locale con l’innesto di 5 nuovi agenti.