In Sicilia, verso le elezioni regionali del 2017….nomi e manovre dall’alto !
Tra i possibili candidati il notaio Andrea Bartoli, fondatore a Favara della Farm Cultural Park e il sindaco di Lampedusa Nicolini
Di Diego Acquisto– Per la presidenza della Regione circolano alcuni nomi e c’è chi sostiene che già mezza Sicilia è in campagna elettorale !
Ma a guardare in basso, vivendo gomito a gomito con tanta gente, sembra proprio che non sia così, essendo altri e più gravi i problemi a cui la gente comune deve pensare, per tirare avanti alla meglio o alla meno peggio, data la dilagante disoccupazione e il continuo arrivo di salate bollette, per l’acqua, i rifiuti, il gas, l’elettricità, con un reddito pro-capite sempre più basso ed una sanità che taglia indiscriminatamente diritti e dignità dei malati delle fasce più deboli.
Se invece si guarda in alto, sicuramente c’è qualcosa di vero e qualche segnale non manca, con nomi più o meno graditi che circolano per la carica del Governatore della Regione, che dovrebbe battere l’attuale Rosario Crocetta. Il quale ripetutamente negli ultimi tempi ha fatto sapere che si ricandiderà, avendo – egli sostiene – “amministrato al meglio la Regione, nella situazione di disastro in cui l’ha trovata”.
Ma al riguardo, per la verità, gli umori che si colgono in basso sono di tenore completamente opposto, nel senso che poco o nulla è stato fatto da Crocetta per migliorare, con la conseguenza che perciò la situazione si è anzi notevolmente aggravata; la prova dell’urna, sarà indispensabile per sapere come la pensano i siciliani.
Intanto tra i nomi che per la presidenza della Regione attirano attenzione, c’è stato quello di cui si sarebbe parlato nei mesi scorsi, da parte dei vertici del Movimento 5-stelle, del notaio Andrea Bartoli, fondatore a Favara della Farm Cultural Park, galleria d’arte, dal blog britannico Purple Travel, collocata al sesto posto nel mondo come meta turistica dell’arte contemporanea, preceduta solo da Firenze, Parigi, Bilbao, le isole della Grecia e New York. Ma l’interessato ha categoricamente smentito l’eventualità della sua candidatura.
Sul fronte del centro-destra, a parte il nome storico sempre sul tappeto ed in pista di Nello Musumeci, sul quale però forse non si ritrova l’unità, nulla di serio è ancora trapelato da Forza Italia, NCD, “Noi con Salvini!, Fratelli d’Italia, tranne qualche voce isolata che parla di un recupero di certo Fabrizio Ferrandelli, politico ramingo, giudicato ambizioso, con una serie di passaggi tra diverse forze politiche alle spalle, tra cui l’imbarco ultimo nella corrente renziana, ma che potrebbe essere lanciato da diverse forze del centro-destra in opposizione a Musumeci.
In questo marasma, l’ultima scena della “débacle” recentissima dell’UDC, che, proprio qualche giorno fa, ha decretato la sua scomparsa dall’Assemblea regionale siciliana. Infatti i suoi deputati regionali hanno votato all’unanimità il cambio di denominazione del gruppo parlamentare in “Centristi per la Sicilia”. Dei nove parlamentari del gruppo UDC (Turano, La Rocca-Ruvolo, Miccichè, Ardizzone, Cani, Forzese, Lentini, Ragusa, Sorbello), solo il deputato Lentini, a quanto pare, è rimasto, inserendosi perciò nel gruppo misto.
Ma a margine di tutto quello che va bollendo in pentola e di altri fermenti all’interno dei Partiti ……. in preparazione alle elezioni regionali del prossimo anno ( le ultime si sono svolte il 28 ottobre 2012), non è possibile tacere sulla notizia anch’essa recente, come quella della scomparsa dell’UDC dall’Assemblea Regionale.
Dai militanti del PD sarebbe uscito fuori un nome caldeggiato, pare, dallo stesso premier e segretario del Pd, Matteo Renzi. Un nome di tutto rispetto, che suscita subito attenzione e simpatia, quello di Giusy Nicolini, sindaco dell’isola di Lampedusa e Linosa, che ricevendo il Premio “Simone de Beauvoir” 2016 è stata definita una “leonessa”, “per la sua azione coraggiosa e pionieristica in favore dei rifugiati”.
L’interessata per il momento non conferma, anzi dice di non saperne niente e quindi, come riferisce la stampa, glissa su questa sua candidatura.
Una candidatura sicuramente gradita e di possibile successo per il PD, su cui comunque l’interessata fa bene a mostrarsi prudente, anche per l’esperienza vissuta nelle votazioni europee del 2014.
Quando doveva essere capolista nella circoscrizione Isole e invece si è ritrovata terza, rinunciando alla corsa, precisando che le polemiche all’interno del PD non le appartenevano e che Renzi, il premier “non era il suo segretario”.
Adesso il clima risulta decisamente diverso, essendo lei, tra l’altro, il sindaco, che quest’anno concorre per il titolo di World Mayor, cioè primo cittadino migliore del mondo, dopo che da Renzi è stata pure scelta fra le personalità italiane illustri per la cena organizzata da Barack Obama alla Casa Bianca.
Diego Acquisto