Trovato in possesso di una pistola scacciacani modificata con relativo caricatore con cinque proiettili calibro 6.35 e un coltello a scatto di 21 centimetri. I poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento hanno arrestato Salvatore Butticè, 35 anni, di Favara. Deve rispondere dei reati di porto di arma clandestina, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato per un controllo dagli agenti in via Atenea, nel centro di Agrigento.
La perquisizione è poi stata estesa anche all’abitazione del favarese dove i poliziotti hanno rinvenuto un vero e proprio laboratorio di armi. Sequestrate cinque pistole, di cui una a salve, tre a gas prive di tappo rosso e un’altra avente ancora il tappo, ma anche un machete con una lama di trenta centimetri, un tirapugni, due coltelli e cinque caricatori. Inoltre sono stati anche trovati altri pezzi di pistole e arnesi utili alla modificazione delle stesse armi come perni, viti e molle.
Dopo le formalità di rito il 35enne è stato condotto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare. L’indagato, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, nelle prossime ore comparirà davanti al giudice del Tribunale di Agrigento per l’udienza di convalida dell’arresto. La Procura di Agrigento, proprio negli scorsi giorni, ha avanzato una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Butticè, e di altre 25 persone, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Mosaico Bis”, una “costola” delle indagini sulla faida sull’asse Favara-Liegi, che ipotizza un traffico di armi e droga.
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