Ultimo giorno di lavoro per Michele Bruccoleri, capo reparto dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento. Raggiunti da poche settimane i 60 anni, Bruccoleri lascia il Corpo per la meritata pensione. Nel piazzale della caserma, Bruccoleri ha trovato i mezzi schierati con le sirene accese, e i colleghi ad attenderlo. Un “abbraccio” simbolico in questi tempi di restrizione da Covid-19, ma caloroso e sentito al quale si è aggiunto anche quello del comandante Giuseppe Merendino, che ha voluto ricordare la professionalità e la dedizione, che hanno caratterizzato l’operato di Bruccoleri. A lui sono andati gli auguri per una meritata pensione da parte di tutti i vigili del fuoco per il lavoro svolto in questi anni.
Per i vigili del fuoco agrigentini è stato per molti anni, e fino all’ultimo tragico incendio di qualche mese fa nel centro storico di Agrigento in via San Girolamo, un punto di riferimento come “pompiere”, fornendo con costanza apporto, sia fisico che psicologico, alle attività dei colleghi.
“Voglio ringraziare tutto il turno per la collaborazione avuta e la dimostrazione di affetto ricevuta. Vi lascio con un sentimento di orgoglio per avere avuto l’onore di collaborare con tutti voi e ricordarvi che fare il pompiere non termina con la pensione; pompiere si rimane per tutta la vita. Il sentimento di aiuto verso il prossimo non termina a 60 anni, termina fino a quando le gambe ti reggono ancora in piedi, pronto per aiutare chi ne ha bisogno”, sono le parole di ringraziamento ai colleghi durante la festa in un locale di San Leone.
Bruccoleri ha iniziato la sua esperienza nel Corpo l’11 Marzo 1985, svolgendo il servizio di leva presso le scuole centrali antincendio di Capannelle a Roma. Poi, terminato il corso come Allievo vigile del fuoco, è stato trasferito dapprima al Comando VVF di Milano, fino all’Agosto del 1986 e successivamente al Comando di Caltanissetta, al distaccamento di Gela, fino al 1991, con una breve parentesi al comando di Ragusa fino al 2000. Poi è stato trasferito nel 2002 al Comando di Agrigento, dove ha prestato servizio per tutto il resto della sua carriera, ricoprendo tutte le qualifiche da vigile fino ad arrivare a capo reparto esperto.
Nel corso della carriera ha ricevuto riconoscimenti e attestati di benemerenza per l’attività di soccorso svolta. Ha preso parte a numerose emergenze e calamità sia locali che regionali e nazionali come ad esempio i terremoti, di Zafferana, o le eruzioni dell’Etna, l’alluvione di Messina del 2009, o le emergenze locali come la tragedia avvenuta alle Maccalube di Aragona qualche anno fa, solo per citarne alcuni.
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