“Il 2022 sarà l’anno della svolta. Una rivoluzione epocale”. A parlare è il sindaco di Agrigento, Franco Micciché che a palazzo di città, ha incontrato la stampa per il tradizionale scambio di auguri e tracciare il bilancio di fine anno. “Quest’anno abbiamo lavorato nell’ombra – ha detto il primo cittadino – per preparare tutti quei progetti propedeutici allo sviluppo”. Per Miccichè la svolta arriverà da una serie di iniziative in itinere, alcune delle quali ammesse a finanziamento. Tra queste, c’è sicuramente, il rifacimento dell’agognata rete idrica. Un’opera che il capoluogo aspetta da circa un ventennio e che era stata annunciata già da almeno altri tre sindaci prima di Miccichè. “Oltre a rifare la rete colabrodo e mettere fine alla dispersione del liquido nel sottosuolo – dice il sindaco di Agrigento – avremo al contempo rifatte le strade”. Peccato però che alcuni giorni fa il sindaco aveva annunciato di non essere per nulla soddisfatto dalla gestione dell’Aica, la Società Consortile che ha rilevato la distribuzione idrica. Disfunzioni di ogni genere, servizio carente, squadre per riparazioni quasi del tutto assenti. Lamentele di ogni tipo che riguardano purtroppo il nuovo servizio, tanto da far insorgere persino il Cartello Sociale. Ma il 2022 sarà anche l’anno delle nuove scadenze elettorali. In Autunno si voterà per le regionali e il sindaco Franco Miccichè dovrà essere bravo a limare alleanze politiche e a pretendere un occhio di riguardo per la città di Agrigento, unico capoluogo di provincia ad essere tagliato fuori dalla rete autostradale e la cui vocazione turistica non decolla. Per il sindaco però incombono anche le emergenze di tutti i giorni, ed in questo periodo le preoccupazioni maggiori sono tornate ad essere legate alla questione pandemia. Franco Micciché ha affrontato l’argomento Covid raccomandando prudenza ma ha anche annunciato l’attivazione di undrive in nella Zona industriale, per potenziare il servizio tamponi, e di ripristinare quello di contrada Caos. “Voglio fare un controllo selettivo sui tamponi che vengono fatti a livello domiciliare – ha fatto sapere il primo cittadino – mi si viene detto che spesso qualcuno risulta positivo ma non viene registrato e continua a fare la vita di sempre”. Il sindaco ha poi concluso facendo riferimento al decreto festività che ha detto “no” alle manifestazioni all’aperto per cercare di contenere la diffusione del Covid. A tal proposito il comune di Agrigento si sta cercando di adattare proseguendo con gli appuntamenti “al chiuso”, alcuni dei quali ospitati al Teatro Pirandello. Domenico Vecchio
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