C’è una questione economica di lieve entità connessa all’impiego, per qualche giorno, di un giovane come aiutante nell’esercizio commerciale, dietro il pestaggio del trentacinquenne commerciante, titolare di una panineria e piadineria del centro di Licata. E’ stata dunque una vera e propria spedizione punitiva quella attuata domenica scorso da un “branco” di extracomunitari.
I poliziotti del Commissariato cittadino, coordinati dal vice questore Cesare Castelli (nella foto), sono riusciti ad identificare e denunciare, alla Procura di Agrigento, i presunti responsabili. Si tratta di sette bengalesi, ospiti di comunità d’accoglienza.
Il trentacinquenne commerciante è finito al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso”, con dei traumi sparsi sul corpo, giudicati non gravi dai medici in servizio. Non ha necessitato delle cure ospedaliere invece, la moglie dell’esercente, una ventottenne, presente in quei momenti all’interno dell’attività lavorativa, e anche lei presa di mira dal folto gruppo di extracomunitari.
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