Come da tradizione, in occasione del solenne pontificale dell’Immacolata, l’Arcivescovo di Agrigento nell’omelia si rivolge alla città attraverso un messaggio.
Commentando le letture proclamate all’interno della celebrazione eucaristica e alla luce dell’icona dell’Immacolata, simbolo eccelso di bellezza. mons. Francesco Montenegro ha sottolineato, davanti ad una chiesa gremita di fedeli come essere buoni cristiani significa essere buoni cittadini e quindi non abitanti distratti ma persone interessate alle sorti di Agrigento.
Così il cardinale Francesco Montenegro, si è rivolto all’assemblea e alle numerose autorità civili e e militari presenti richiamando il tema della bellezza che non è solo quella fisica che possiamo ammirare nelle mura della città ma è quella che si costruisce soprattutto con il cuore e che ci porta ad interessarci del nostro prossimo e della comunità nella quale viviamo.
“Se quando guardate i vostri figli vi compiacete della loro bellezza – ha aggiunto l’Arcivescovo – quando Dio guarda noi suoi figli si compiace della nostra bellezza, e allora sentiamoci belli e riscopriamo la bellezza che c’è nell’altro, anche se diverso nel colore della pelle, perchè guardandolo con amore possiamo scoprire il volto del Signore”.
Per il Cardinale Montenegro, è una necessità per Agrigento che ci siano dei cittadini che si interessano al suo futuro e facciano qualcosa sentendo forte il senso di appartenenza alla comunità.
“La Chiesa oggi ci invita a guardare il cielo – concluso Don Franco – e l’Immacolata ci ricorda che c’è ancora bellezza e perciò speranza. Lei ne è la prova e la certezza. Oggi ammirando colei che è il capolavoro della bellezza dovrebbe essere più facile pensare che se Dio non spreca le sue meraviglie, neppure noi possiamo farlo. Guardiamo quindi con fiducia per costruire una città sempre più bella, accogliente e solidale”.
Agrigento, Solenne pontificale dell’Immacolata: le foto
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