Dal primo luglio il capo reparto dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento, Carmelo Mangione è in pensione. E’ entrato nel Corpo il 5 giugno 1991, e una volta svolto il corso per permanenti nella scuola di Capannelle a Roma, ha prestato servizio operativo nei comandi di Torino, Catania ed infine gli ultimi anni nel Turno C della centrale di Agrigento con qualifica di mezzi speciali e di mezzi pesanti.
Sempre operativo ha partecipato alle operazioni di soccorso già nell’immediato arrivo a Torino poiché ha effettuato l’emergenza neve sulle montagne di Torino sul colombardo per liberare i villaggi sepolti da slavine con la pala gommata; per l’alluvione di Genova del 2002; il terremoto de L’Aquila, nell’aprile 2009; il terremoto di Amatrice, agosto 2016; la frana di Scaletta Zanclea, in provincia di Messina, ottobre 2009; per il terremoto di Zafferana Etnea, a Viagrande nel dicembre 2018.
Carmelo Mangione oltre ad essere stato responsabile di sala operativa provinciale è stato anche il Capo Turno provinciale, e spesso tuttavia è stato impiegato anche nell’utilizzo dei mezzi più pesanti. Caposquadra dal gennaio 2011 e Caporeparto dal gennaio 2021 ha concluso la sua carriera da capoturno provinciale della sezione C del Comando di Agrigento.
Grande commozione in viale Caduti di Marzabotto per la festa di addio. Stimato e apprezzato da tutti i colleghi il capo reparto Mangione ha saputo svolgere con grande professionalità e competenza tutti gli scenari a cui ha partecipato, con sempre grande dedizione per la divisa che ha indossato. Emozionatissimo poiché nella cerimonia di fine servizio c’è stato il passaggio del casco al figlio Salvatore che seguendo l’esempio del padre ha scelto di servire il paese sotto il segno dell’ascia e della fiamma.
Ecco la lettera che ha scritto per i colleghi:
“Cari colleghi oggi mi rivolgo a voi con un misto di emozione e gratitudine, in quanto è giunto il momento di lasciarvi ed intraprendere una nuova avventura di vita: l’Inps. Negli ultimi decenni, probabilmente ho trascorso più tempo con voi che con la mia famiglia nel bene e nel male siete stati per me una parte importante della mia vita e della mia vita lavorativa abbiamo condiviso insieme gioie e dolori che porterò nel cuore con tanto affetto. Vorrei ringraziare singolarmente ognuno di voi per avermi supportato e sopportato per la pazienza che avete avuto nei miei riguardi perché so di essere una persona a volte non tanto pacata”.
“Vi ringrazio per la collaborazione e l’amicizia dimostratami che hanno reso questo percorso lavorativo ancora più intenso. Non posso che esprimere gioia e gratitudine per avere avuto la fortuna di lavorare con persone così straordinarie. In questo nuovo capitolo della mia vita conservo nel cuore ricordi indelebili per ognuno di voi a cui voglio augurare un futuro luminoso e pieno di soddisfazioni. Vi incoraggio a continuare a lavorare insieme come squadra, a sostenervi reciprocamente ed a mantenere un ambiente di lavoro positivo. Ricordatevi sempre che il successo di ciascuno di voi è il successo dell’intera squadra. In conclusione, voglio ancora ringraziarvi per tutto ciò che avete fatto per me. Siete stati – conclude – una parte fondamentale della mia vita e vi porterò sempre nel mio cuore. Grazie per esserci stati fino all’ultimo giorno della mia carriera. Ad majora semper“.

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