Dalle carte dell’inchiesta “Oro Bianco”, che ha portato all’arresto di dodici persone, emerge il ruolo dei Pace di Palma, i “Cucciuvì”, che avessero tra gli obiettivi quello di infiltrarsi all’interno degli organi politico-amministrativi non solo a Palma di Montechiaro.
Le intercettazioni hanno ricostruito il sostegno elettorale del “Paracco” a Salvatore Montalto, candidato al Consiglio comunale di Palma con l’Udc, poi effettivamente eletto. E i voti del clan sarebbero finiti anche al deputato regionale Carmelo Pullara, che però non risulta indagato, e per i magistrati, non era consapevole di chi fossero quegli elettori tanto particolari.
Scrive la Dda: “E’ bene precisare che dalle numerose intercettazioni effettuate non è emerso che l’onorevole Pullara abbia avuto consapevolezza della caratura criminale degli elementi affiliati al Paracco, che si erano spesi per il suo successo elettorale -. E’ indubbiamente rilevante – concludono – il fatto che il clan avesse la capacità di influenzare l’esito dell’importante competizione elettorale, ed avesse deciso di favorire l’elezione del Pullara”.
Il 5 novembre del 2017, subito dopo le elezioni regionali, uno degli indagati, Domenico Manganello, commentava così: “Vedi che io ci telefono.. si mette subito a disposizione! immediatamente per qualsiasi problema! Vedi che quando telefoniamo a lui… gli telefoniamo solo per bisogno”.
Le dichiarazioni di Pullara. “Come ben evidenziato, alla stregua delle passate vicende, nessuna condotta illecita da me e’ mai stata posta in essere men che meno con la consapevolezza di particolari appartenenze di soggetti normalmente inserite nel circuito economico e sociale della provincia di Agrigento” E’ quanto dichiara il deputato regionale Carmelo Pullara .
“Pur non risultando indagato ovvero coinvolto, certo – sottolinea Pullara – fanno dispiacere i titoli dei quotidiani, ed il tritacarne mediatico ma in questa nostra terra purtroppo quando fai politica e decidi di farla con la presenza assidua sul territorio per venire incontro lecitamente alle esigenze ed ai bisogni delle persone capita inconsapevolmente, come evidenziato, di venire a contatto con talune persone e purtroppo taluni ambienti”.
“Forse – continua Pullara – pago lo scotto di una ingenuità e carenza di conoscenze, direi per fortuna, derivanti da una cultura ed educazione familiare improntata ai sani principi a partire da quello del lavoro che non consente la conoscenza di un sottobosco di tale fattispecie. Non di secondaria importanza, conclude il deputato- ragionando per assurdo, rispondendo preventivamente ad azioni di sciacallaggio e di delegittimazione, appare necessario evidenziare come al netto dei voti di Palma di Montechiaro sarei comunque risultato democraticamente il primo degli eletti”.