Nell’ambito delle eccezionali condizioni meteorologiche che si sono abbattute sul nostro Paese nei giorni scorsi, la Sicilia ha subito forti nevicate ed eccezionali gelate, anche a quote molto basse;
Che, anche a causa della scarsissima consuetudine a fronteggiare condizioni meteorologiche tanto pesanti che a quelle latitudini ed in quella forma si presentano molto raramente, tali avverse condizioni atmosferiche, oltre a provocare enormi disagi alla popolazione, hanno provocato danni cospicui agli impianti, alle produzioni ed alle strutture di numerosi imprenditori agricoli che conducono le loro aziende in forma singola o associata;
Che oltre alle conseguenze prodottesi nelle zone di montagna per le aziende zootecniche, relativamente ai pascoli ed alle riserve di foraggio per gli animali, tali conseguenze si sono manifestate anche nelle zone di pianura laddove insistono aziende dedite ad attività agricole rivolte alla produzione di agrumi (come il mandarino tardivo di Ciaculli) o di ortaggi (come i carciofi nella Piana di Catania) o produzioni intensive di primaticci in serra in varie altre parti del territorio isolano;
Che buona parte di tali produzioni vengono realizzate in ambiente protetto (serre, tendoni o tunnel) che l’eccezionalità degli eventi metereologiche ha irrimediabilmente compromesso;
Che, in particolare, nella zona del Canicattinese in provincia di Agrigento, dove l’eccezionale evento calamitoso ha visto cadere oltre cinquanta centimetri di neve, vista la particolare tecnica di coltivazione “a tendone” dell’uva da tavola “Italia” (IGP), si é verificata la distruzione di parecchie centinaia di ettari di vigneto crollate sotto il peso della neve accumulatasi;
Che la produzione di uva “Italia” costituisce una consolidata e cospicua fonte di reddito per la città di Canicatti e dei comuni del circondario, trattandosi di produzioni pregiate di una agricoltura evoluta e d’avanguardia;
Che le aziende agricole interessate spesso non hanno una capacità finanziaria e patrimoniale di livello tale da consentire loro di sopportare i danni subiti che, in alcuni casi, sono di notevole entità;
Che la Regione Siciliana sembrerebbe orientata a dichiarare lo stato di calamità per tali zone interessate dagli eventi calamitosi dei giorni scorsi, anche alla luce della quantificazione dei danni che sono tutt’ora in fase di accertamento da parte degli uffici competenti;
-: Se non ritenga di dovere assumere iniziative al fine di accelerare le procedure di propria competenza e , per consentire agli imprenditori
agricoli delle zone colpite ed in particolare le zone più fortemente colpite dall’eccezionale ondata di maltempo di poter vedere ristorato il danno subito, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, ed in particolare del D.Lgs n. 102/2004, nel più breve tempo possibile;
-:se non ritenga di adottare interventi e misure di natura straordinaria affinché le aziende agricole che hanno subito danni e perdite non debbano vedere compromessa l’intera annata agraria con le conseguenze che questo avrebbe sull’intera economia della zona.
11/1/2017
CAPODICASA
RACITI
ALBANELLA
BERRETTA
MOSCATT
CULOTTA
GRECO
SCHIRÒ
ZAPPULLA
PICCIONE T.
Il deputato nazionale del Pd Angelo Capodicasa è il primo firmatario di una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina dove si chiedono interventi urgenti a favore del settore agricolo siciliano, e in particolare per il settore che riguarda la produzione dell’uva da tavola “ Italia “ IGP del canicattinese, pesantemente colpito dal maltempo di queste ore .
Secondo lo stesso Capodicasa: “In particolare, nella zona del Canicattinese in provincia di Agrigento, dove l’eccezionale evento calamitoso ha visto cadere oltre cinquanta centimetri di neve, vista la particolare tecnica di coltivazione “a tendone” dell’uva da tavola “Italia” (IGP), si é verificata la distruzione di parecchie centinaia di ettari di vigneto crollate sotto il peso della neve accumulatasi.La produzione di uva “Italia” costituisce una consolidata e cospicua fonte di reddito per la città di Canicatti e dei comuni del circondario, trattandosi di produzioni pregiate di una agricoltura evoluta e d’avanguardia. Si chiede, quindi, al Ministro Martina , quali iniziative urgenti intenda assumere in seguito alla situazione di emergenza e se vi sia l’opportunità, vista l’importanza del comparto e lo stato di crisi in cui versa da tempo, di individuare misure per garantire un sostegno economico al settore agricolo, danneggiato sia dalla crisi economica, sia dalla stessa situazione climatica che, come detto, in questi ultimi giorni ha causato ingenti danni al settore.”
Angelo Capodicasa