AGRIGENTO. Nascono dalla terra, crescono nell’aria, si nutrono di sole. Esattamente come i Templi, perché con loro dividono equamente gli spazi. Olivi, viti, mandorli, capperi e le api che qui sono a loro agio: la terra antica li ha accolti da sempre. E oggi tornano protagonisti, grazie ad un progetto innovativo che miscela sapientemente attenzione per il paesaggio, sostenibilità ambientale e prodotti del territorio. Sono i prodotti del paniere del Parco della Valle dei Templi realizzati con la frutta raccolta dai terreni di proprietà dell’ente.
Già qualche tempo fa era stato promosso il marchio Diodoros del Parco Valle dei Templi, progetto di promozione dei prodotti nati nel Parco della Valle dei Templi, avviato nel 2005: un marchio collettivo registrato, con un disciplinare rigoroso, nato per olio e vino, ma poi esteso anche a miele, mandorle e pistacchio, capperi, erbe aromatiche e spezie; a breve, anche a specie di legumi dimenticate (dal cece sultano, al Roveja pisello selvatico, alla cicerchia di Aidone, al fagiolo Baddanivura), poi marmellate di agrumi, succhi e creme dolci; in autunno si penserà agli infusi di fiori secchi di fichi d’India e alla prima pasta di grani antichi.
Ora Diodoros fa il salto in avanti. Il progetto, consolidato attraverso la partnership con i più importanti artigiani del gusto del territorio, viene promosso tramite un format particolare e del tutto inedito, ideato da CoopCulture – concessionaria dei servizi al pubblico del Parco – in collaborazione con la Valle dei Templi. Il format è stato affidato alla food blogger Annalisa Pompeo (che con GoSicily da anni propone corsi di cucina e tour enogastronomici per turisti stranieri) e al videomaker Marco Gallo: insieme hanno incontrato i produttori legati al marchio Diodoros e dato vita ad un racconto del territorio, attraverso i prodotti.
“Un eccezionale progetto di valorizzazione e di tutela: il Parco della Valle dei Templi ha elaborato un modello culturale innovativo di utilizzo delle risorse del territorio, un connubio inedito tra pubblico e privato. Con precise linee guida che partono essenzialmente dal mantenimento del paesaggio – spiega il direttore Roberto Sciarratta. Si parte dall’olio, protagonista della prima puntata, poi a seguire capperi, mandorle, vino e miele, protagonisti anche di video-ricette basate proprio su questi prodotti: alla fine si comporrà un vero e proprio menu, autenticamente siciliano, declinato sui piatti della tradizione”.