I gatti sono degli animali affascinanti, che da sempre hanno ispirato miti e leggende. Questo compagno dell’uomo è stato visto nel corso dei secoli come incarnazione delle divinità oppure come aiutante delle streghe. Ancora oggi, d’altronde, esistono persone che trattano con diffidenza questo animale, c’è chi, ad esempio, non transita su una strada se prima ha attraversato un gatto nero.
Il felino domestico per gli antichi egizi ed i romani
Nell’antico Egitto, vi era una vera e propria adorazione per questi piccoli felini. Se moriva un gatto domestico, ad esempio, la famiglia doveva trascorrere un periodo di lutto, ed era necessario salvarlo prima degli altri in caso di incendio. Anche la Dea Bastet, divinità del sole, veniva raffigurata con sembianze feline e veniva associata all’armonia, alla felicità, ed invocata per proteggere le abitazioni dagli spiriti maligni e propiziare le donne incinte. Anche nell’antica Roma, i gatti venivano considerati un simbolo di fortuna. In particolare, quando ne moriva uno, veniva bruciato e le sue ceneri venivano sparse sui campi per un raccolto rigoglioso.
Il gatto e i sogni
In molti pensano che addirittura sognare dei gatti abbia un significato ben preciso. C’è chi ritiene che essi rappresentano il concetto di indipendenza, i gatti infatti sono gli animali indipendenti per eccellenza. Viceversa, secondo un’altra interpretazione, sognare i gatti indica un carattere diffidente verso i sentimenti ed essere attaccati al piacere dei sensi.
Il gatto nero
Senza dubbio, sono i felini dal manto scuro ad essere i principali protagonisti dei misteri e delle superstizioni nel mondo. Tuttavia, in alcune zone del mondo il gatto nero porta sfortuna, mentre in altri luoghi è un simbolo fortunato e segnale di prosperità. Nei paesi anglosassoni, ad esempio, i gatti neri venivano imbarcati per proteggerei i marinai, mentre in Lettonia la nascita di gattini neri è propiziatorio per i raccolti. Ma perché, invece, in Italia e in altre zone del mondo un gatto nero che attraversa la strada è simbolo di sventura? Si dice che tale diceria possa derivare dal Medioevo, quando i gatti scuri si nascondevano nella strada scura e spaventavano i cavalli che trainavano le carrozze con i loro occhi luminosi. I cavalli, spaventandosi, creavano scompiglio tra le strade, e da ciò nacque l’associazione tra gatti e demonio. Nel 1200, poi, il Papa Gregorio IX associò il gatto nero alla stregoneria, per via del colore che simboleggiava il lutto.
Leggende sui gatti
Ancora oggi sono diverse le leggende sui gatti che vengono narrate. Ad esempio, in Polonia, si narra che la peluria bianca tipica della fioritura dei salici sia dovuta ad un salice che decise di aiutare dei gattini caduti nel fiume, porgendo i suoi rami. In Francia, invece, si narra di Maragot, uno spirito che prende le sembianze di un gatto nero e che porta fortuna e soldi nella casa di chi lo accoglie, offrendogli del cibo. In Turchia, viene considerato molto importante il gatto di razza Angora Turco, poiché si narra che il padre del Paese, ovvero K. Ataturk, si sia reincarnato proprio in un felino di questa razza.