AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » dalla provincia » I comuni dell’Agrigentino “custodi” dell’acqua. Apre per la prima volta al pubblico la sorgente Gragotta

I comuni dell’Agrigentino “custodi” dell’acqua. Apre per la prima volta al pubblico la sorgente Gragotta

31 Agosto 2022
in dalla provincia
Share on FacebookShare on Twitter

Una comunità di custodi dell’acqua. A Santo Stefano Quisquina i cittadini hanno deciso mappare e riscoprire le tante sorgenti nascoste nel verde incontaminato del territorio e renderle visitabili grazie all’accordo con l’ente gestore AICA, l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini. Si tratta di un percorso vero e proprio che si inaugura nell’ weekend dei Borghi dei Tesori – sabato 3 e domenica 4 settembre –, organizzato dalla rete del progetto Di acqua e di terra, sostenuto da Fondazione con il Sud. Dal centro storico del borgo agrigentino, su cui si affaccia il Teatro Andromeda e l’Eremo della Quisquina, il percorso permetterà ai visitatori di attraversare la grande costellazione di fontane e fontanelle del comune montano per poi inoltrarsi nei boschi di roverelle e lecci, tra conigli, lepri e volpi rosse, e arrivare fino al fortino di oro blu custodito tra le rocce dei Monti Sicani, la sorgente Gragotta, mai aperta al pubblico. È qui che sgorga l’acqua purissima che rifornisce molti comuni dell’Agrigentino. Un trekking condotto da guide ambientali e dagli stessi abitanti del luogo che racconteranno il legame secolare e la lunga storia di tutela delle risorse idriche. “Vogliamo invertire la narrazione a cui siamo abituati – spiegano i volontari del progetto Di acqua e di terra –  Il tema delle risorse idriche in questa provincia viene affrontato sempre in chiave emergenziale e problematica, e mai guardando al vero valore dell’immenso patrimonio ambientale, che va conosciuto, custodito e reso fruibile. I Sicani sono un territorio ricco di boschi e sorgenti, corsi d’acqua, e poi ancora fontane, ponti e mulini, un patrimonio dimenticato da custodire e valorizzare, che provoca senso di appartenenza e di protezione”. Le associazioni coinvolte nel progetto sono infatti attive nel recupero della memoria collettiva legata all’acqua: dalle testimonianze degli scioperi che coinvolsero tutta la popolazione nella custodia del bacino idrico, oggetto di nuove ricerche di accesso alle sorgenti, alla mappatura di aneddoti sull’uso dell’acqua, ai canti contadini che invocano la pioggia. Un lavoro di ricerca che porterà nel 2022 all’istituzione di un Ecomuseo dell’acqua: non solo un centro didattico capace di ospitare laboratori attrezzati per l’analisi dell’acqua e attività educative e formative, ma anche una casa della memoria da lasciare in eredità a una popolazione che rischia di perdere traccia del passato.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

Museo Griffo e Lucchesiana: ultimi giorni per visitare la mostra Genesi – Arte e Diritti Umani.

Next Post

Agrigento, Gramaglia: “A breve interventi tra Cannatello e Fiume Naro”

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025