Il pubblico ministero Elenia Manno, al termine della sua requisitoria, ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per Salvatore Gioacchino Sedita, il 35enne di Racalmuto che, secondo la sua stessa confessione, il 13 dicembre del 2022, ha massacrato i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, uccidendoli nella loro abitazione con 47 colpi di mannaia.
L’accusa tiene conto della riduzione di pena dovuta al vizio parziale di mente. La nuova perizia, eseguita dagli psichiatri Osvaldo Azzarelli e Leonardo Giordano, infatti, ha sconfessato in parte la prima relazione che aveva escluso qualsiasi patologia. L’imputato è affetto da infermità di mente tale da scemare grandemente senza escludere la sua capacità di intendere e volere.
La Corte di assise del tribunale di Agrigento presieduta da Giuseppe Miceli, ha rinviato il processo al 26 settembre prossimo per le arringhe dei difensori di parte civile e del legale dell’imputato. I due psichiatri hanno riferito in aula. “Sedita è pericoloso, in grado di affrontare un processo ma la sua capacità di intendere e volere al momento del duplice omicidio è grandemente scemata”.