Concessi gli arresti domiciliari a Petru Ciprian Ursu, quarantenne, residente a Ravanusa, a fine di ottobre scorso arrestato dai carabinieri e finito in carcere per aver massacrato di botte e ridotto in fin di vita, un 29enne suo connazionale, per giorni ricoverato in Rianimazione ad Agrigento, per un debito di appena 20 euro.
Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, accogliendo la richiesta del legale difensore dell’indagato, l’avvocato Stefano Argento.
Coinvolti nel pestaggio altri due fratelli del quarantenne, Mihaela Gabriela Buluc di 44 anni, e Ioan Mindirigiu di 42 anni, anche loro raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare del Gip, dietro richiesta del pubblico Ministero Sara Varazi.
Il pestaggio, la notte fra il 15 e il 16 ottobre, in via Silvio Pellico. Il 29enne si sarebbe permesso di chiedere, forse anche con insistenza, i soldi che aveva prestato ad uno dei tre fratelli. Per tutta risposta i tre, si sono scagliati contro il connazionale, e lo hanno pestato a sangue, colpendolo a calci, pugni e anche con un bastone.
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