Accusa di Maltrattamenti: Trentenne di Porto Empedocle Chiede di Patteggiare la Pena
Un trentenne di Porto Empedocle ha chiesto di patteggiare la pena a 1 anno e 2 mesi di reclusione, accusato di aver maltrattato la madre e la sorella. Accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Maria Barbara Grazia Cifalinò, il gip del tribunale di Agrigento, Giuseppa Zampino, ha disposto il giudizio immediato. L’imputato, che è finito direttamente a processo senza passare dall’udienza preliminare, è difeso dall’avvocato Salvatore Pennica.
Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe minacciato, insultato e strattonato madre e sorella, definendole “due poco di buono” e accusandole di aver assoldato un killer per farlo uccidere. Le due donne, in preda al panico, si sono rivolte alle forze dell’ordine, che hanno proceduto all’arresto dell’imputato.
Il giudice Iacopo Mazzullo è ora chiamato a ratificare o meno l’accordo processuale e prenderà una decisione durante l’udienza fissata per il 19 giugno.
Al momento, l’empedoclino rimane in carcere poiché non è stata trovata una struttura adeguata per collocarlo in misura di sicurezza. Il gip, su richiesta della difesa, ha disposto una perizia psichiatrica a carico del giovane.
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