Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del tabaccaio Luigi Lalomia, 75 anni, accusato di avere provocato la morte, avvenuta il 16 luglio all’ospedale di Messina, dopo un mese e mezzo di agonia, di Mario Vincenzo Lauricella, meccanico sessantenne di Canicattì. L’accusa è omicidio pluriaggravato da premeditazione, futili motivi e minorata difesa. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Agrigento, Luisa Turco, in seguito alla richiesta presentata dal procuratore capo, Luigi Patronaggio, e dal pubblico ministero Paola Vetro, titolare del fascicolo.
L’indagato ha preso a bastonate, e investito con un furgone il consuocero, nell’ambito di un contrasto legato al futuro matrimonio dei propri figli. Lalomia è accusato anche del tentato omicidio della futura nuora che sarebbe stata salvata dal padre che, vedendo l’auto piombargli contro, l’avrebbe spintonata per evitare che venisse investita in pieno. La vicenda risale al 30 maggio scorso, in via Libia, davanti a un magazzino di proprietà delle vittime.